Olympique de Marseille – Atalanta 1-1 (1-1)OM (3-5-2):
Pau Lopez 6; Mbemba 7, Balerdi 6,5, Murillo 5,5 (27′ st Ounahi 6,5); Clauss 6 (20′ st Merlin 6), Harit 6,5 (27′ st Ndiaye 6), Kondogbia (cap.) 6,5, Veretout 7, Luis Henrique 6,5; Sarr 6 (20′ st Moumbagna 6), Aubameyang 5,5. A disp.: 12 Ngapandouetnbu, 36 Blanco; 48 Said M’Madi, 49 Daou, 37 Soglo, 41 Abdallah, 46 Lafont, 20 Correa. Allenatore: Jean-Louis Gasset 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Musso 5,5; Scalvini 6, Djimsiti 6,5, Kolašinac 6,5 (17′ pt Pasalic 6,5); Zappacosta 5 (39′ st Hateboer sv), De Roon (cap.) 6,5, Éderson 6, Ruggeri 6; Koopmeiners 6,5, De Ketelaere 5,5 (39′ st Miranchuk 6); Scamacca 6,5 (14′ st Lookman 6). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 43 Bonfanti, 53 Comi, 45 Palestra, 25 Adopo, 10 Touré. Allenatore: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Siebert 7 (Germania – Seidel, Foltyn; IV Jablonski. V.A.R. Fritz, A.V.A.R. Dingert).
RETI: 11′ pt Scamacca (A), 20′ pt Mbemba (M)
Note: serata piovosa, spettatori 64.711. Ammonito Balerdi per gioco scorretto. Occasioni totali 8-6, tiri totali 15-10, parati 2-2, respinti/deviati 2-2, legni 1-0. Corner 11-1, recupero 2′ e 2′.
Marsiglia – Tutto rinviato. La prenotazione del volo per Dublino il 22 maggio è da rimandare a Bergamo tra una settimana. Perché il Marsiglia, sfavorito dai pronostici alla vigilia, a tratti nella semifinale d’Europa League al Velodrome ha anche saputo dar filo da torcere all’Atalanta, pur protagonista di una prova attenta. Botta e risposta Scamacca-Mbemba con la bua di Kolasinac in mezzo, qualcosa purtroppo di abbastanza serio, e non il bel gioco spumeggiante visto ai quarti col Liverpool. Non sarebbe stato il caso, trattandosi di sfida col coltello tra i denti.
Asse Ruggeri-Ederson ed è Koopmeiners a indovinare il filtrante per il diagonale perfetto del centravanti dall’area, perso completamente da Murillo. Al quarto d’ora Musso esce a vuoto sul cross di Luis Henrique di esterno destro e tocca al bosniaco anticipare in angolo Sarr in gioco aereo. Movimento fatale per l’ex di turno, che si tocca tra coscia alta e gluteo, risentimento al flessore sinistro a ruota della contusione al ginocchio con l’Empoli: entra Pasalic e De Roon deve arretrare a terzo di destra. Nemmeno il tempo di prendere le misure, quattro angoli sul gobbone e la coppia Clauss-Kondongbia, attirando nella trappola dell’uscita alta Zappacosta, consente al braccetto destro di casa di prendere la mira: effetto a giro, palo alto-gol, si ricomincia da capo.
Gioco, comunque, abbastanza spezzettato e poco continuo, a onta della collezione di tiri dalla bandierina di casa. Oltre la mezzora, Koopmeiners ci prova da fuori trovando la deviazione in corner dell’assistman ex interista del pari. Rischio totale al 42′, quando un recupero difensivo a due Kondogbia-Veretout innesca Harit sul cui vassoietto bisogna ringraziare la Dea bendata se Aubameyang allarga il sinistro incrociato senza opposizione. Nel recupero l’ex Dortmund e Arsenal si libera del goffo pendolino sorano e chiama all’uscita bassa l’arquero albicleste che gliela strappa dai piedi.
Brivido in avvio di ripresa, perché l’argentino è costantemente fuori dai pali e Pierre-Emerick gliela tira comunque in bocca sollecitandone al massimo il tuffetto all’indietro direttamente da rinvio del proprio portiere. Risponde Koopmeiners calciando poco angolato dalla lunetta sul velo del suo marcatore. Kondogbia alza la mira una volta di più ed ecco la svolta-Lookman, con la sua rapidità, togliendo dalla mischia Scamacca con la sua stazza. Lo schema di RoboKoop non agita Lopez (16′), ‘Mola sterza e controsterza imbeccato lungo da Pasalic e la porta resta più in qua e più in basso (18′). Al 19’ Luis Henrique è in fuorigioco su passaggio di Harit, rendendo vano il tap-in di Sarr sulla zuccata respinta del compagno di reparto.
Segnale d’allarme niente affatto colto dai Gasp-boys, se è vero che al 28′ il neo entrato Ounahi pizzica l’incrocio a giro su assist del veterano dell’attacco; rischio mostruoso di Musso che rimedia alla carlona su Moumbagna dopo essere uscito fino alla trequarti difensiva. Pasalic al novantesimo la offre a Miranchuk in ripartenza, ma il russo appena da fuori non chiude bene il sinistro per meno di mezzo metro.