Calcio Leffe-Gandinese 1-3Calcio Leffe:

Lazzarini 6,5, Milazzo 6, Moretti 6 (35’st Castelli s.v.), Bonetti 6,5, Soli 6,5, Zenoni 6,5 (47’st Borlini s.v.), Brasi 7, Pellicioli 6 (cap), Colombi 6 (19’st Grigis 6), Sonzogni 6 (7’st Brignoli 6), Morstabilini 6. A disposizione: Paganessi, Gualdi, Cortinovis, Alberti, Radaelli. All. Cristian Donda.
Gandinese: Bergamelli 6, Bonazzi 6, Antah 6,5, Birolini 6 (1’st Nani 7), Carrara 6,5 (cap), Piantoni 7, Gusmini 6 (1’st Gualdi 6,5), Cornelli 6,5, Mendy 6,5 (19’st Boschiroli A 6 (41’st Rudelli s.v.), Folzi 7, Bonetalli 6,5. A disposizione: Bertolino, Cossetti, Sozzi, Boschiroli D. All. Roberto Bonazzi.
Arbitro: Matteo Signani (sez. di Brescia).
Reti: 10’pt Brasi (CL), 45’+1’st Folzi (G), 6’st Nani (G), 45’+5’st Piantoni (G).
Note: ammoniti Milazzo, Moretti, Gualdi (CL); Mendy, Folzi, Piantoni (G). Espulso mister Bonazzi (G). Recuperi: 2’, 6’.

CASNIGO – La Gandinese vince il sedicesimo derby della Valgandino contro il Leffe e accede matematicamente ai playoff, mettendosi ora in attesa di giocare le ultime due gare di campionato con l’obiettivo di arrivare più in alto possibile per un migliore accoppiamento al primo turno, dove se ne vedranno delle belle. Con questa sconfitta, invece, il Leffe di mister Donda deve rinunciare definitivamente all’ipotesi di un aggancio alla zona alta di classifica che fino all’inizio del girone di ritorno sembrava insperata, ma che i biancazzurri erano quasi riusciti a raggiungere in extremis, salvo poi dover capitolare proprio contro i rivali di sempre nella serata di Casnigo.
Passando alla cronaca, sono proprio i biancazzurri a partite meglio: dopo una prima fase di studio per entrambe le squadre, in cui i giocatori hanno cercato di trovare le giuste geometrie in campo, alla prima occasione buona il Leffe passa in vantaggio grazie alla gran botta di Brasi dalla distanza, destro che non lascia scampo a Bergamelli per l’1-0. Nei successivi minuti i biancazzurri cercano di insistere e costringono la Gandinese a soffrire nella propria metà campo, ma intorno alla mezz’ora i rossoneri hanno un’occasione clamorosa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Carrara che si ritrova il pallone fra i piedi e si gira quasi da centravanti, trovando la grande risposta di Lazzarini con i piedi. L’occasione per il pari rinvigorisce i rossoneri e mette apprensione ai padroni di casa, che cominciano ad abbassarsi e gestire, mentre i ragazzi di Bonazzi cercano di riversarsi in avanti per agguantare il pareggio prima dell’intervallo. Detto fatto, proprio allo scadere del recupero su un’altra azione in mischia in area è questa volta Folzi ad anticipare tutti e infilare Lazzarini per l’1-1. Nella ripresa la Gandinese cambia volto definitivamente e nel giro di sei minuti confeziona il gol del sorpasso su un’azione manovrata da destra e conclusa dalla splendida iniziativa personale di Nani, che buca ancora Lazzarini. A questo punto le fatiche dell’altra gara infrasettimanale appena giocata contro la Brembillese si fanno sentire per il Leffe, che cerca di riversarsi in avanti ma pecca quasi sempre nella giocata negli ultimi venti metri, senza di fatto rendersi pericoloso e agevolando la gestione dei rossoneri. Nel finale, mister Donda tenta tutte le sue carte offensive alla ricerca del pareggio, aprendosi ai contropiedi micidiali degli attaccanti della Gandinese, che infatti, in pieno recupero e sull’ultimo sforzo dei leffesi, ripartono con Folzi e Piantoni, che va a chiudere la partita segnando il definitivo 1-3 e dando inizio alla festa playoff rossonera.

Il dopopartita
Carrara (difensore della Gandinese): «Penso che l’espressione sul mio volto a fine partita sia abbastanza eloquente: sono veramente molto contento per questa vittoria e per come sia arrivata: non molliamo mai e anche oggi abbiamo dimostrato il grande cuore di questa squadra che è composta da ragazzi giovani ma straordinari, con cui abbiamo completato un percorso fin qui meraviglioso. Ora vedremo di definire la nostra posizione prima dei playoff, poi ce la vedremo contro chi dovremo affrontare, ma penso che a questo punto saranno gli altri a temere noi».

Matteo Beltrami