di Simone FornoniCarnesecchi 6:
niente miracoli stavolta, ma va detto che il Cagliari non è che lo abbia impallinato.
Toloi 4,5: la volta precedente da titolare era stata il 9 novembre nel girone di EL con lo Sturm Graz e s’è visto. Ruolo effettivo: protagonista negativo che sul pari cagliaritano esce sullo sterzante Shomurodov mentre a destra rimane la voragine e sul colpo da ko si fa battere da un Viola che avrà 8 centimetri in meno. Lento e a volte pure distratto.
Djimsiti 5,5: completa la banda del buco col suo braccetto, confermando che anche di testa basta prendergli il tempo o scombussolargli la formula cui è abituato e il più è fatto per segnare.
Kolasinac 6: il meno colpevole di tutti, visto che gli toccano le diagonali più profonde mai viste in un reparto con Hien a riposo.
Hateboer 5: sull’1-1 il buco è anche responsabilità sua (1′ st Bakker 5,5: entra e solo un credente molto infervorato poteva pensare che avrebbe inciso, dopo il gol rimastogli in canna in Coppa Italia insieme ai cross che non passano quasi mai per la seconda volta di fila. 41′ st Ruggeri sv).
Ederson 6: parte pimpante e gli tocca comunque tirare il freno a mano, perché dietro si balla. Filtro finché ne ha, non era una partita da due fasi a cento all’ora.
De Roon 6: contribuisce a tamponare, tranne quando non può acciuffare Azzi verso il finale perché a rischio espulsione, e più di rado a verticalizzare il gioco. Oristanio lo induce al decimo giallo: salta il Verona lunedì 15.
Zappacosta 5,5: quando non è da corsa, si vede. Troppo incerto e impreciso, tenere (si fa per dire) il vivace Gaetano dopo la virata a destra gli costa la prossima partita (21′ st Holm 6: ci mette lo sprint a equilibri saltati).
Koopmeiners 5,5: secondo flop di fila, a dispetto dallo start ingegneristico da vice assistman sul vantaggio. Da lì in avanti perde palloni, s’ingolfa e vaga per il campo (10′ st De Ketelaere 5: una palla buona per innescare la miccia ai compagni di reparto e sparisce tra abulia e nervosismo. Rientro insufficiente).
Scamacca 6,5: la mette al primo pallone toccato o quasi. Certo, la mobilità e il dinamismo non sempre l’accompagnano, ma se ha visto la porta una volta e mezza, giocando di più avrebbe potuto vederla due o tre volte. Perché toglierlo? (10′ st Touré 5,5: prende la mira ma cicca il nuovo vantaggio, si muove molto ma non sfrutta il minutaggio concessogli).
Lookman 6,5: di suo è costretto a non vederla, la porta, perché quando si spegne RoboKoop l’interruttore rimane tra i piedi proprio a lui. Batte gli angoli, si apposta tra le linee, si allarga, cuce e ricuce, col risultato di snaturarsi. Almeno resta sul pezzo.
All. Gasperini 5: contro-turnover senza Hien, che pure al “Franchi” s’era salvato tra i pochissimi, e Toloi gliene combina di ogni. Touré promosso da esperimento (parole sue) a primo cambio per la prima punta, e dopo un tiro nello specchio fa più che altro caciara. Dalle scelte iniziali ai correttivi, tutto si può dire tranne che abbiano funzionato. Che sorprese avrà in serbo col Liverpool? Perché Pasalic tra le linee o da falsa ala, particina recitata una fracca di volte, in partite storte come quella in Sardegna non deve essere gettato nella mischia restando a fare lo spettatore? Che la famosa rosa allargata si stia restringendo in mano al mister per una lavatrice di troppo?