Si è sempre parlato del calcio e del suo indotto come di un settore importantissimo per l’economia del nostro paese. Ma è veramente così? Proviamo a vederci chiaro.
Il calcio, si sa, è praticamente ovunque nella nostra vita: su giornali e telegiornali, nei social, nei palinsesti televisivi, nei discorsi tra amici. Sicuramente lo sport più seguito, sicuramente lo sport più redditizio per l’economia italiana.
Ma di quanto stiamo parlando? Qual è il suo vero impatto per il sistema finanziario del nostro Paese? E soprattutto: come stanno le casse del calcio? Proviamo a rispondere insieme a partire da un dato: l’impatto del calcio professionistico sul Prodotto Interno Lordo italiano, nel 2022, è stato dello 0,63%.
I dati del Reportcalcio della FIGC
A sottolinearlo è questo articolo di Ultimo Uomo, che sfruttando l’analisi della FIGC e di Standard Football sottolinea come il contributo diretto, indiretto e indotto del calcio italiano sia di 11 miliardi e 100 milioni di euro. Un dato di per sé positivo, visto che permette al sistema calcio di tornare ai livelli pre-pandemia e di superare la tanto agognata soglia dei 10 miliardi. Un dato, però, incredibilmente basso se si considerano le altre voci: l’Istat, infatti, mette in evidenza come non ci sia un solo settore che contribuisca al di sotto dei 10 miliardi di euro. Una cifra a cui il calcio arriva con tutti i settori coinvolti nella “catena di attivazione del valore”, vale a dire istruzione, food e beverage, consumi e servizi, turismo e accommodation, abbigliamento sportivo, televisioni e pubblicità, videogiochi e gaming, scommesse sportive.
A proposito di scommesse sportive, è questo il settore dove ancora si può crescere, lo ha detto anche Roberto Alesse, il Direttore dell’ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato), che è tornato a parlare del divieto di pubblicità legato al betting e al gambling: “Credo si debba fare una riflessione su questo. La nostra legislazione è certamente severa. Ma c’è bisogno anche di una informazione corretta sul gioco come divertimento, senza ipocrisie”. Dal settore del betting, infatti, i club di Serie A e di Serie B potrebbero aumentare il loro giro d’affari, con una crescita non indifferente del proprio valore e anche del loro contributo nel sistema economico italiano.
Il futuro del calcio italiano
Se questo è il presente del calcio, quale potrebbe essere il futuro? A dirlo è Valerio Mancini, che ha curato per la Rome Business School una ricerca sul mondo del calcio dal punto di vista sportivo: “Oggi la fotografia del calcio italiano non può che essere allarmante: il sistema, complice la pandemia, è più che mai indebolito e sofferente, alla ricerca di nuove entrate ed interventi in grado di ritrovare un equilibrio economico-finanziario che manca da troppo tempo”. Quali sono le criticità da risolvere? L’obsolescenza degli impianti, le strategie di commercializzazione, l’indebitamento eccessivo. Bisogna risolvere queste questioni per guardare al domani del calcio con rinnovato ottimismo.