Sassuolo – Atalanta 0-1 (0-1)SASSUOLO (4-3-1-2):
Theiner 6,5; Cinquegrano 5,5 (26′ st Parlato 6), Di Bitonto 6,5, Loeffen 6, Piantedosi 6,5 (39′ st Caragea sv); Kumi (cap.) 6 (1′ st Rovatti 6,5), Abubakar 6 (26′ st Neophytou 6), Leone 7; Bruno 7; Vedovati 5,5 (17′ st Lopes 6), Russo 6. A disp.: Scacchetti, Okojie, Beconcini, Ravaioli, Macchioni, Ferrandino, Parlato. All.: Emiliano Bigica 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Pardel 7; Tavanti 6, Comi 6,5, Tornaghi 7; Guerini (cap.) 7, Manzoni 6,5, Colombo 6,5, Armstrong 6,5; Bonanomi 7 (29′ st Riccio 6); Castiello 6,5 (29′ st Fiogbe 6), Vavassori 7,5 (40′ st Camara sv). A disp.: Sala, Torriani, Obric, Ghezzi, Bonsignori, Jonsson, Capac, Cassa. All.: Giovanni Bosi 7.
Arbitro: Maccarini di Arezzo 6 (Bernasso di Milano, Nicosia di Saronno).
RETE: 31′ pt Vavassori (A).
Note: mattinata coperta, spettatori 100. Ammoniti Manzoni e Comi per gioco scorretto. Espulso Manzoni al 45′ st per somma di ammonizioni (gioco scortetto). Occasioni da gol 8-11, tiri totali 15-14, parati 5-3, respinti/deviati 6-2, legni o-2. Corner 9-2, recupero 2′ e 5′.
Sassuolo (Modena) – Il controllo perfetto, imbeccato dal pallone morbido di Bonanomi in rifinitura, la finta che manda Cinquegrano in terra e l’appoggio nell’angolino opposto. Autore del capolavoro, Dominic Vavassori, che a Sassuolo spiana la strada alla Primavera dell’Atalanta, salvata da Pardel in almeno un tris di circostanze, acciuffando con l’ottovolante in campionato la doppia cifra stagionale. Successo di corto muso che porta a 43 punti e almeno al quarto posto in classifica quando sarà chiuso l’intero programma della venticinquesima. Archiviato il pesante ko casalingo con la Roma e vendicato il 2-3 a campi invertiti il 2 ottobre scorso (Bonanomi-Knezovic-Cinquegrano-Manzoni-Knezovic), prima della pausa c’è da ricevere il fanalino di coda Frosinone domenica 17 all’una.
Un diesel, l’Under 19 di Zingonia, allo stadio “Enzo Ricci” in cui perse lo scudetto in finale con l’Empoli di Baldanzi due anni fa. Intorno alla cinquina d’orologio il rischio da dribblare, cui pensa Pardel con la manata d’istinto per dire di no a Vedovati, svettato dall’angolo da destra di Bruno da lui stesso conquistato, anticipato da Tornaghi al culmine della giocata tra il battitore dell’angolo e il ficcante Cinquegrano da fondo a fondo. Il tiretto masticato di seconda da Leone non fa male al portiere polacco. Il duello tra punta di casa e terzo di sinistra ospite si rinnova oltre il 13′, ma la costante sono le discese martellanti del terzino destro di casa. Al quarto d’ora, complice un alleggerimento di Vavassori non trattenuto da Colombo, a chiudere su Russo arriva in seconda battuta anche Comi, anche se la smorzata è ancora del braccetto sinistro, di schiena. In casa Bosi suona la sveglia, fin qui senza produrre sfracelli. Al ventesimo e rotti, l’onda lunga della rimessa laterale di Tavanti con muro di Abubakar su Bonanomi libera il sinistro di Vavassori da più di venti metri che rimbalza poco al di là del palo alla sinistra di Theiner.
I neroverdi sbiadiscono, perdendo ritmo e campo di fronte ai bianchi ora in grinta. Comincia tutt’altra partita. Al 26′ Manzoni imbecca chi segnerà di lì a poco: parato, ma è fuorigioco. Scollinata la mezzora il sinistro di Castiello, che ha tempo per cambiare piede, aperto da Colombo, sorvola il montante, prova generale del gol del compagno nell’occasione successiva. Il peccato è non concretizzare il down evidente dei locali. A una dozzina dalla pausa, specchio aperto pure per l’assistman che presso il limite la fa girare troppo; a meno di otto, la convergenza di Armstrong per un altro conato da fuori privo di esito seppur non di molto. Infine, sipario sul primo tempo con Theiner ad abbassare la saracinesca su Castiello assistito dal rompighiaccio e la faccia sotto della traversa a dire di no a Colombo in asse con la triangolazione Vavassori-Armstrong-Vavassori scaricata dal centravanti.
La ripresa inizia col brivido della punizione di Leone dall’out sinistro che sorvola di poco la traversa, mentre il ribaltamento (4′) non va oltre la trama dei soliti noti per il curioso cross scucchiaiato del capitano bergamasco Guerini. Poco più tardi, però, doppietta non imbracciata dall’apripista a onta del tap-in concesso da Thiener in asse con Manzoni, perché il secondo legno di giornata ci si mette di mezzo. Il ritorno di fiamma sassuolese, con la mezzala sinistra (Comi in traiettoria devia sopra la traversa) e Di Bitonto (anticipato da Tornaghi su palla dentro del compagno) ad affacciarsi, è un assedio permanente almeno fino al tredicesimo con ben quattro tiri dalla bandierina conquistati e il firmatario della primissima chance. Oltre il quarto d’ora, l’occasionissima sparacchiata alta capita sul piede debole di Bruno, il destro, incapace di sfruttare la sponda all’indietro di Russo sul cross di Leone.
La Baby Dea sfiora ancora il bis con Colombo (18′), a piattone aperto davanti alla lunetta dopo la rifinitura di Castiello sul recupero manzoniano, rischiando però davvero troppo. Come quando, al 21′, Tavanti resta a mezza via tra Rovatti e Bruno, che impone a Pardel lo schiaffo al pallone, e la prima punta rovescia senza trovare lo specchio. Manzoni in estirada trova portiere pieno e ammonizione (23′). Che brividi lungo la schiena di Pardel, poi, per Di Bitonto che ne chiama l’allungamento esplodendo il sinistro basso sulla sponda all’indietro di Neophytou, servito dalla rimessa con le mani di Parlato con torre di Russo a nascondere la sfera alla difesa nerazzurra. Vantaggio salvato e doppio cambio dalla cintola in su per il mister romagnolo che sortisce il tentativo di Riccio, venuto a collisione con Loeffen (33′) su un appoggio in area di Vavassori quando il campo sta finendo a destra, e lo slalom a destra di Guerini con l’estremo di casa (38′) aiutato in qualche modo dalla sua retroguardia. Scolastico all’eccesso, al contrario, il controllo-tiro di Neophytou per la presa alta di Pardel a 3′ dal 90′ su imbeccata del suggeritore di casa. Si termina in inferiorità numerica perché Manzoni stende Lopes.