Nessun dramma, in casa Atalanta, se il taglio al malleolo mediale sinistro, che si trova nella parte interna della caviglia, non dovesse cicatrizzarsi al punto di continuare a provocare fastidio a Teun Koopmeiners. Il tridente Miranchuk-Scamacca-De Ketelaere con Pasalic backup in corsa, contro l’Udinese, ha dimostrato che la squadra può anche fare a meno del suo uomo d’ordine e solitamente di raccordo tra centrocampo e attacco, abituale primo portatore di pressing. L’alternativa al 3-4-3 è l’utilizzo dal kick off, contro la Lazio, proprio del jolly croato, alle spalle di due punte.
L’interno-trequartista olandese, anche nella sessione odierna al Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia iniziata in tarda mattinata, s’è dovuto limitare al lavoro a parte in palestra. Il campo sarà decisivo, nei prossimi tre giorni, per decidere se sarà convocabile o meno. La ferita, infatti, è in una parte cruciale per correre, tirare o comunque calciare e cambiare direzione o passo. Soltanto terapie, invece, per Isak Hien, lesionatosi il bicipite femorale sinistro sempre nella stessa partitella fatale al compagno, mercoledì scorso.