“Sono al sessantaseiesimo della partita”

. Gian Piero Gasperini vive la vigilia della prova del nove con i bianconeri friulani da festeggiato speciale. In regalo, dal mondo press, lo scudo autografato di Capitan America “per difendersi dagli arbitri e dal Var”: “Devo farlo anche dall’Udinese, perché all’andata avevamo picchiato contro il muro predendo il contropiede. Una squadra che va portata nella sua area: se le si lascia campo, ha gente che ti prende in velocità come Ebosele. Ricordiamo che l’avevamo raddrizzata solo alla fine ed eravamo stati fortunati…”.

L’anticipo della ventiduesima parte col doppio inghippo. “Se Hateboer è recuperato, purtroppo nella partitella del mercoledì abbiamo perso due giocatori in un colpo solo: Koopmeiners ha incrociato i tacchetti col malleolo, Hien si è procurato la lesione al bicipite femorale in un contrasto con Ederson. Recupereranno abbastanza in fretta, ma intanto non ci sono”.

L’avversario di turno ha sempre il rispetto e la considerazione del mister dell’Atalanta: “A proposito, io farò il dirigente quando chi me l’ha scritto a mo’ di proposta sarà andato in pensione”, scherza. Capitolo Zebrette da cui non farsi mettere sotto: L’Udinese ha valori evidenti che la classifica non rispecchia. E col Milan stava vincendo, ha perso solo alla fine. Vincere domani per dare continuità anche alla classifica sarebbe una dimostrazione di qualità e di forza”. Due settimane senza campionato, causa rinvio al 28 febbraio del match in casa dell’Inter, impegnata nella Supercoppa d’Arabia, hanno spezzato un po’ il ritmo: “Vogliamo ripartire con la stessa energia, forza e convinzione. Abbiamo avuto un momento di pausa negli allenamenti nello scorso fine settimana, per il resto abbiamo lavorato bene”.

Il tecnico nerazzurro mette qualche puntino sulle i: Scamacca deve migliorare nel dinamismo e nel raggio d’azione da aumentare: così le sue prestazioni lieviteranno, perché le altre doti sono universalmente riconosciute”. Considerazione che offre il destro alla solita disamina sul reparto offensivo: De Ketelaere e Scamacca possono giocare insieme; CDK può fare il terminale d’attacco, la seconda punta o l’attaccante esterno. Se sta bene e ha forza è determinante: può giocare con tutti quanti – continua il Gasp -. Touré si allena con noi da due settimane, dà buone sensazioni dal punto di vista fisico. Non gioca una partita ufficiale. Superato l’infortunio, saprà risolvere velocemente i problemi di appannamento delle sue doti naturali: morfologicamente, ma con meno tiro, somiglia di più a Muriel, un altro universale”.

Quindi, sui singoli in ordine sparso: “L’inserimento di Kolasinac è stato importantissimo. Aspetto la crescita di Holm e Ruggeri nelle due fasi; in attacco c’è grande varietà, abbiamo più fisicità e verticalità del solito. La mia filosofia è che anche chi gioca dietro contribuisca ai gol. La cooperativa va bene, poi fa la differenza la qualità degli attaccanti. L’importante è non aspettarsi cinque attaccanti in campo, per ragioni di equilibrio”. Niente manna dal cielo del mercato di riparazione, fin qui limitato a Hien? “La rosa è completissima. Se c’è qualche opportunità che possa darci più spinta…”.