EMPOLI
– Scamacca show con vista Champions: due gol, un palo, un traversa, un assist e due colpi di testa sempre pericolosi. E’ il protagonista del facile 3-0 (in gol anche Koopmeiners) all’Empoli che permette all’Atalanta di insediarsi al quarto posto della classifica, dopo la sconfitta della Fiorentina contro la Lazio. E’ stata una partita a senso unico perché l’Empoli, interlocutore calcistico di turno, non è mai stato in partita, un’assenza imbarazzante aggravata, ovviamente, dalla prestazione super dei nerazzurri, per l’occasione vestiti con una divisa rosso fuoco. Senza nulla togliere ai meriti enormi e spettacolari della Dea, la partita ha dato l’impressione di essere la consueta amichevole del giovedì contro un gruppo di dilettanti. E che nessuno si offenda perché il divario visto in campo e sancito dal gioco e dal risultato è stato enorme. Eppure appena lunedì scorso l’Empoli aveva espugnato il Franchi. Misteri del gioco del calcio. Per l’Atalanta non ci sono state le scorie di Graz, non ci sono state pause o momenti di disattenzione, invece una squadra concentrata, decisa e, soprattutto, bella a vedersi dal primo al novantaquattresimo minuto di gioco. Manovre in scioltezza, palleggio a tratti raffinato, scambi e aperture con triangolazioni che irretivano gli avversari, incapaci di prendere le misure. Senza mai stancarsi, anzi i giocatori in campo sembravano divertirsi nel giocare il pallone. Senza ansie o titubanze. Stavolta le pagelle sono ricche di voti alti. Che esorbitano dal dovuto. Si comincia, appunto, con l’attore che ha dominato la scena: Gianluca Scamacca. Dopo la mezza partita di Graz con una prestazione da dimenticare e con un atteggiamento superficiale l’attaccante romano si è riscattato, e che riscatto, immediatamente con un repertorio infinito che dal colpo di tacco da fuoriclasse per il primo gol a tutto il resto in uno show da applausi a scena aperta. Aveva ragione, tanto per cambiare, quando ha dichiarato possedeva un potenziale calcistico infinito, bisognava mostrarlo per un’opera compiuta. Ad Empoli si è finalmente realizzato lo stato dell’arte. Poi gli altri: Musso che costruisce una paratona sull’unico tiro empolese dell’ex Cambiaghi, una difesa granitica anche quando è uscito per mal di schiena Scalvini ed è entrato, e bene, capitan Toloi, Djimsiti ha annullato Caputo e Kolasinac ha spento sul nascere le velleità di Cambiaghi. Poi i due esterni, soprattutto Hateboer, che per un buon lasso di tempo è sembrato quello dei tempi d’oro, accelerazioni e cross, in mezzo al campo De Roon che ha festeggiato le 250 presenze, Ederson sradica palloni, magari non sempre pulito ma per ora va bene così. Koop terzo gol e una prestazione più che discreta, infine Lookman, anch’egli assist e movimenti da stress per la difesa dell’Empoli. Bene Pasalic quando ha preso il posto di Koop, discreto De Ketelaere e poi c’è stato il tempo anche per Muriel e Bakker. Non si sa mai ma l’Inter è avvisata.
Giacomo Mayer