Spazio e tempo sono in fisica due elementi che compongono la struttura quadrimensionale dell’universo. Spazio: lunghezza, ampiezza e profondità. Tempo: la cornice nella quale avvengono gli eventi. Se traslassimo questi concetti al gioco del calcio, centreremmo in pieno le dimensioni sulle quali ogni allenatore si arrovella per studiare e comprendere uno sport che sta diventando sempre più ricco di influenze da altre discipline. “Arte o scienza?” è la grande domanda che si pongono gli allenatori sul loro lavoro e sulla loro attitudine, una domanda che non prevede risposta inopinabile. Spazio, tempo, arte, scienza e altro ancora sono tutti argomenti non banali che hanno a che fare con il calcio e con il mestiere dell’allenatore, ed il modo per padroneggiarli tutti è uno solo: studiare.
È quello che ha deciso di fare quindici anni fa Alessandro Recenti, partendo da Villongo e arrivando fino alla Serie A. “Ho iniziato ad allenare nel 2007 – 2008 a Villongo, poi ho peregrinato un po’ nella bergamasca: Chiuduno, La Torre, Albano Sant’Alessandro, ancora Villongo, Travagliato, Sarnico, fino all’incontro con Paolo Tramezzani”. L’incontro con Tramezzani, durante un corso di formazione a Credaro organizzato dallo stesso Alessandro, è decisivo per l’approdo al massimo livello dei professionisti. Dopo le esperienze in Albania prima come assistente allenatore nell’ U19 della Nazionale Femminile e poi come allenatore dell’U15 maschile, diventa vice allenatore proprio di Tramezzani al Lugano nella Super League Svizzera. “A dicembre 2016 Tramezzani mi chiama per diventare suo collaboratore, la squadra dall’ultima posizione arriva terza e si qualifica per l’Europa League, un’esperienza bellissima fortunatamente anche vicino a casa e incontrare Sara (la compagna) era meno difficile e complicato”.
Dopo Lugano Alessandro resta in Svizzera, insieme a Tramezzani arriva il Sion, “dopo la seconda parte di stagione a Lugano, seguo Tramezzani al Sion, un cantone bellissimo ed una tifoseria pazzesca che viveva letteralmente per il calcio. In generale in Svizzera tutte le infrastrutture sono stupende. Il livello del campionato è buono, lo Young Boys fa un campionato a parte ma per il resto tutte le altre ben o male se la giocano. Li ho incontrato diversi giocatori importanti, uno su tutti Federico Di Marco, a Sion, un calciatore unico, si vedeva che avrebbe fatto strada. A Lugano invece mi ha stupito il capitano Jonathan Sabbatini, oltre 300 presenze ed una qualità che pochi hanno anche in Italia. E non posso non citare anche Robert Acquafresca e Kevin Costant, arrivati a Sion negli ultimi scampoli della loro carriera, spesso mandati nella Squadra B, hanno mostrato una professionalità ed una disponibilità che dimostrano che quello che han fatto non gli è capitato per caso”.
Tramezzani e di conseguenza Recenti verranno esonerati dopo 16 partite nell’ottobre 2018, nel calcio capita. Recenti torna a Sarnico, sponda femminile, e nel frattempo studia, si aggiorna, va visionare allenamenti di altri colleghi e poi a giugno 2019 accetta la chiamata di Beppe Sannino all’Honved, in Ungheria. “Budapest è una città bellissima, per non parlare dell’Honved che è una società di altissimo livello. Se non fosse stato per il Covid sarei rimasto il più possibile insieme a Beppe. Se da Tramezzani ho imparato la gestione del gruppo e la preparazione della stagione, da Sannino ho appreso una fase difensiva che secondo me hanno pochi allenatori al mondo. A marzo 2020 è arrivata la pandemia anche in Ungheria, dopo un iniziale periodo di lockdown, insieme a Sannino abbiamo deciso di dimetterci e di fare ritorno in Italia, non potevo e non volevo lasciare Sara da sola in una situazione che qui nella Bergamasca era davvero tragica. E stata un’esperienza più che positiva, tra l’altro iniziai a fare da match analyst, da autodidatta, preparavo i video e poi li trasmettevo ai ragazzi. A Budapest ho conosciuto Davide Lanzafame, un fenomeno e un grandissimo professionista, dopo un inizio difficile senza di lui, al suo ritorno segna praticamente un gol a partita”.
Durante il lockdown corsi online e webinar non sono mancati, è durante questo periodo che Sara ed Alessandro maturano l’idea di iniziare a divulgare, mentre costruiscono le basi del progetto arriva la chiamata del Ravenna femminile a giugno 2020. “A Ravenna è stata un’altra bellissima esperienza, era la prima volta che approcciavo una prima squadra femminile e siamo riusciti a disputare una stagione storica, la squadra ha chiuso al terzo posto in Serie B, il piazzamento più alto di sempre. Il calcio femminile è evidente che sia un ambiente in crescita con grande entusiasmo, servirebbero forse maggiori investimenti e maggiore considerazione”.
Di nuovo Sion insieme a Tramezzani e poi ancora femminile, questa volta al Tavagnacco, anche se l’esperienza è durata poco, a dicembre del 2022 infatti Recenti ha deciso di dare le dimissioni lasciando la squadra con 11 punti in 12 partite, “mi sono dimesso sperando di dare un segnale; mi sono trovato splendidamente con tutti, atlete e dirigenza, ma in un momento no ho preferito fare un passo indietro”.
A gennaio 2022 nasce “Coaches”, i contenuti sono di Alessandro, ma il progetto lo guida la compagna Sara Volpi, “ad inizio 2022 è nato questo progetto che abbiamo iniziato a sviluppare tempo prima. Vista la passione di Alessandro e la sua voglia divulgativa ci siamo chiesti di proporre qualcosa che potesse essere utile agli allenatori. La nostra linea editoriale è ben visibile su YouTube, “Panchina Tattica” il nome del canale, ma anche su tutti gli altri social network: “wearefootballcoaches” su Instagram, “Coaches” su Facebook e poi il sito www.coachesblog.net dove oltre a tantissimi contenuti gratuiti abbiamo anche iniziato con il corso “Top Coaches Generation” a proporre qualche contenuto a pagamento. Ma non è il nostro intento principale, vogliamo creare una vasta community di allenatori che ci segue e poi premiare chi ci supporta nelle varie attività che facciamo”.
Oltre la divulgazione c’è la formazione, Alessandro e Sara infatti non solo creano contenuti sui social ma vanno anche nelle società a fare formazione o a proporla loro stessi in primis. Sempre con Alessandro alla lavagna e Sara a gestire quella che è di fatto una vera e propria azienda.
Insomma, lo spazio è quello che Alessandro si è conquistato e guadagnato sul campo prima e ora come allenatore – formatore; il tempo quello che è servito per essere l’allenatore che è oggi, sicuramente più preparato e spigliato di quello che ha iniziato a Villongo su un campo in sabbia allenando i Cadetti CSI. “Ho fatto della mia passione la mia professione, non è stato facile ma con studio e sacrificio ci sono riuscito. Studiare è il passo obbligatorio da fare se si vuole seguire il mio esempio”.
Come tutti gli allenatori anche Alessandro ha un suo riferimento, “ammiro la metodologia di allenamento di Mourinho; non voglio soffermarmi su come lo vede l’opinione pubblica, ma da addetto ai lavori ho visto i suoi allenamenti sin dal suo approdo all’Inter, e i trofei parlano per lui, ci vuole qualità per stare oltre vent’anni sulla cresta dell’onda e a quel livello”.
Ad Alessandro piace definirsi allenatore globe trotter, probabilmente è riduttivo per chi si è messo in gioco girando l’Europa tra Albania, Svizzera ed Ungheria, dovendo parlare francese e inglese per comunicare con giocatori e dirigenza. Ora il prossimo passo è il corso “Coaches! World” che avrà luogo a Bergamo, alla Cittadella dello Sport, sabato 17 e domenica 18 con relatori di primo livello come Tramezzani stesso, Mazzarri, De Paoli e Filippo Galli su tutti. Poi il ritorno sul campo, “il sogno sarebbe allenare in Premier League, ma aspetto una chiamata perché non vedo l’ora di tornare ad allenare”.
“Arte o scienza?” non troverà mai risposta, ma allenatori come Recenti dimostrano come il connubio tra le due dimensioni sia fondamentale per arrivare ad alti livelli e non solo.
Daniele Mayer
(nella foto Sara Volpi e Alessandro Recenti)