di Matteo Bonfanti
Il pensiero stupendo è stato di Giulio Cagliani, il mister più vincente del calcio bergamasco, che dopo l’ennesima stagione trionfale ha pensato a come mettere insieme i suoi due grandi amori calcistici: quello del passato e quello del presente. In testa gli è nata l’idea di fonderli nel Frassati Ranica Gorle ed è partito a testa bassa. Ne ha parlato ai vertici gialloblù e il progetto è piaciuto, ha detto qualcosa ad alcuni dirigenti biancazzurri che non hanno chiuso la porta, ma, ovviamente, vorrebbero saperne un po’ di più. Ma è presto: siamo a metà maggio e servono mesi per dire sì a un’operazione del genere, quella che nella Bergamasca potrebbe essere vista come la fusione del secolo. Se saranno rose, fioriranno a inizio luglio anche perché i campionati sono appena finiti, le scorie vanno smaltite e c’è tutto il tempo per programmare la prossima stagione. “L’idea della fusione è opera mia – ci racconta mister Cagliani con la consueta onestà -. Io sono di Gorle e con i biancazzurri ho vissuto momenti bellissimi e quest’anno a Ranica ho passato una grande stagione. Così ho pensato: perché non uniamo le forze in vista del 2014-2015 dove insieme potremmo recitare un ruolo da protagonisti in Promozione? Al Frassati c’è un ottimo gruppo, al Gorle ci sono quattro-cinque elementi che potrebbero rinforzarci. E ci sono i due settori giovanili, entrambi molto buoni…”.
Le parole di Cagliani non fanno una piega se si pensa che nel Gorle la fascia di capitano la porta sul braccio un certo Andrea Guariglia, elemento di un paio di categorie superiori. Che però è anche il presidente dei biancazzurri e all’idea di fondersi con il vicino Frassati Ranica storce il naso: “Ammetto di essermi trovato molto bene con Cagliani in panchina – spiega il numero uno e centrocampista dei biancazzurri -. Ma del suo progetto ne so ancora troppo poco, ne ho solo sentito parlare… Dovremmo sederci a un tavolo per capirne un po’ di più, dovremmo, insomma, avere una sorta di comunicazione ufficiale. E va considerato che noi a Gorle siamo partiti col nuovo assetto societario quest’anno. Ci siamo impegnati tutti in prima persona per portare avanti un progetto che sta migliorando col tempo, passo dopo passo, con l’esperienza che ci stiamo facendo. Quindi ci piacerebbe andare avanti con il nostro Gorle”.
Condivisibili le parole di Andrea Guariglia, bravissimo a tenere in vita con i suoi collaboratori un club che solo a luglio sembrava dovesse finire nel dimenticatoio calcistico, ma l’idea di Cagliani affascina per tanti motivi. Su tutti quello di avere una super prima squadra fatta in casa che, senza un’eccessiva rivoluzione in sede di mercato, sarebbe già pronta per i primi posti in Promozione. E poi solletica che alle porte di Bergamo nasca un club espressione di due paesi ricchi che hanno aziende importanti e quindi sponsor che magari punterebbero a qualcosa di più addirittura della Promozione. Con Cagliani in panchina che, dove va, vince sempre. Si vedrà. Intanto il pensiero stupendo è nell’aria e siamo sicuri che terrà banco per l’intera estate.