“Il Monza l’anno scorso è stata una rivelazione. In Europa League torniamo a mettere timbri sul passaporto, non ci sono gironi facili e lo Sporting recentemente ha fatto cose importanti”
. Divisi a metà tra la terza di campionato e il sorteggio di Montecarlo, ecco i giudizi di Gian Piero Gasperini autoprodotti dall’Atalanta in un venerdì campale che dopo la rottura col torinista Buongiorno non ha assistito nemmeno all’acciuffo all’ultimo tuffo del veronese Hien: “L’inizio della stagione personalmente è stato molto disturbato da tutte le voci di calciomercato, che per fortuna almeno s’è chiuso – ha spiegato il tecnico -. L’avversario di turno, invece, nell’ambito di una competizione molto più livellata degli anni scorsi, è la rivelazione uscente perché grazie all’arrivo di Palladino ha sfiorato la qualificazione in Europa. Non tragga d’inganno il 5-2 per noi all’ultima del campionato passato, era stata equilibrata anche lì prima che il punteggio si dilatasse”.
“Speriamo anche nel fattore campo alla prima davanti ai nostri tifosi, perché il Monza è di grande spessore tecnico e la partita la vedo difficile”, il prosieguo dell’allenatore nerazzurro. “La sosta ci va molto bene, tanti giocatori sono arrivati nelle ultime settimane e avremo così la possibilità di inserirli al meglio migliorandone la condizione. Il rovescio della medaglia è che molti andranno in nazionale”. In formazione, probabili De Ketelaere-Scamacca dal 1′, anche perché l’uscita di Duvan Zapata lascia la panchina priva di un’altra prima punta a parte un Muriel tutt’altro che in forma e Lookman fin qui è stato in ombra, ma c’è ancora la rifinitura di sabato mattina a Zingonia per decidere. Si vocifera che come sesto difensore sia aggregato Giovanni Bonfanti, in realtà in rosa all’Under 23 di Francesco Modesto dopo l’ottima preseason in prima squadra. A mezzogiorno, ovvero 8 ore e tre quarti prima del match, i convocati, tra i quali in teoria potrebbero rientrare i lungodegenti Palomino ed Hateboer.
Infine, il Group Stage D della sorella minore della coppa dalle grandi orecchie. “Non è il girone più difficile dell’Europa League, ma è una competizione blasonata, emozionante e molto difficile. Lo Sporting Lisbona ha fatto vedere cose importanti anche l’anno scorso in Champions – la chiosa gasperiniana -. Un mini campionato a 6 partite che hanno un valore molto più alto del campionato italiano, sarà battagliato fino all’ultima giornata. Eravamo abituati a fare timbri un po’ in tutta Europa, tornarci sarà bello e lo viviamo con soddisfazione, oltretutto in prima fascia. L’Europa ci ha fatto crescere rendendoci più sicuri e più forti”.