Calcio, amicizia, valori dello sport, e tante – tante – emozioni, come quelle che ha saputo evocare l’inno di Mameli cantato dalla cristallina voce della cantante Debora Tundo (co-fondatrice dell’Accademia per artisti di San Pellegrino) in campo, prima della finale tra Albinoleffe e Milan. Un momento, tra gli altri, che conferma la Coppa Quarenghi – casomai ce ne fosse ancora bisogno – come show calcistico di altissimo profiloin campo come fuori, nello sport come nel saper miscelare con maestria e precisione momenti di agonismo a intermezzi “scenografici”, senza banalità e mantenendo sempre la messa a fuoco sull’obiettivo: il bello del calcio. “I nostri tornei stanno procedendo benissimo, molto pubblico sugli spalti e il tempo fortunatamente ha quasi sempre retto”. Tornei che hanno una importante ricaduta sul territorio anche in chiave turistica, come sottolinea il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Coppa Quarenghi: “Abbiamo prolungato la stagione turistica di San Pellegrino Terme di tre settimane. E abbiamo già in testa nuove idee per il prossimo anno. Non dimentichiamo i prossimi appuntamenti con il Torneo Emiliano Mondonico categoria Under 13 e la Dream Cup 4a categoria per ragazzi con disabilità cognitivo-relazionali in programma sabato 2 e domenica 3 settembre”. Coppa Quarenghi è quindi un caleidoscopio di sport, cultura (la scorsa settimana premiato con il premio Uomo di Sport e Cultura l’ex arbitro Paolo Casarin durante la Coppa Calligaris) ma anche legame con il territorio e arte: durante il torneo alcune squadre hanno soggiornato all’Albergo Moderno gestito (anche) dai ragazzi dell’Istituto Superiore di San Pellegrino Terme inoltre ieri sera, sabato 26 agosto, l’Accademia per Artisti “Simposio by Upgrade” di San Pellegrino Terme ha dedicato un concerto ai ragazzi del torneo presso il Giardino del Centro Civico.

Ma torniamo al campo, che poi è il rettangolo verde ad avere l’ultima parola. Un campo che, domenica 27 agosto, ha consegnato nelle mani del Milan la 16a Coppa Quarenghi (la quinta per i rossoneri) in una scoppiettante sfida lombarda contro l’Albinoleffe, decisa solo ai calci di rigori dopo un pareggio all’ultimo minuto dell’Albinoleffe nei tempi supplementari. Da segnalare un Albinoleffe che centra tre finali su tre tornei griffati Quarenghi andati in scena fino ad oggi: Coppa Salvi U19, Coppa Calligaris U17 (vinta)  e, appunto, Coppa Quarenghi U14. Nella finale per il 3° e 4° Coppa Quarenghi l’Inter supera i pari età dell’Atalanta solo ai rigori. 
 
CRONACA 3° – 4° Inter – Atalanta 1-1 (4-3 dcr)
Volge al termine anche la sedicesima del Torneo Coppa Quarenghi: per aggiudicarsi la medaglia di bronzo si prospetta un vero derby neroazzurro tra Inter e Atalanta (anche se i meneghini indossano la seconda maglia bianca). Si parte subito con il Biscione proiettato in avanti; Dea che cerca di sviluppare il gioco sulle fasce, specie a sinistra, oppure affidandosi a lanci lunghi. La prima conclusione orobica è di Canavesi, botta da fuori alta non di molto anche per via di una deviazione. Dal corner stesso, Percassi stacca bene ma manda a lato, bergamaschi che prendono in mano il pallino del gioco. L’Inter sfrutta molto i movimenti in profondità di Broinas, con essi guadagna il calcio d’angolo su cui Forlani schiaccia di testa e trafigge Gerosa per il vantaggio dei milanesi. Inter in fiducia: Penta alza per Ferri, tiro al volo sbilenco. Anche Pappalardo ha l’occasione per il raddoppio ma Gerosa esce benissimo sull’attaccante. I bergamaschi non riescono a reagire e la squadra appare piuttosto stanca già nel corso del primo tempo. Sensazione alla quale la Dea prova a rispondere con un inizio di ripresa aggressivo. Bella sponda all’indietro per Odje che calcia al volo, botta potente ma innocua per il portiere meneghino. L’Inter risponde con una bella progressione di Serantoni, ottima la discesa ma il tiro è debole. Lo stesso giocatore va poi in pressione sul portiere avversario e gli ruba palla, ma l’arbitro aveva già fischiato il fallo. L’Atalanta risponde guadagnando un calcio d’angolo su cui un attaccante colpisce la traversa di testa, poi Percassi prova il tap-in ma il portiere dell’Inter lo ferma con un intervento al limite su cui però non viene fischiato rigore. Bergamaschi ora più proiettati in avanti, ciò li espone alle ripartenze avversarie. Ariu parte palla al piede e Keqi in ottima posizione, la sua conclusione larghissima grazia l’Atalanta. Alla Dea serve una scintilla per sbloccare la partita e questa arriva: Pansera arriva sui venti metri e carica un destro potente che sbatte sulla traversa e si insacca riportando la partita in equilibrio a sei dalla fine. Gli ultimi, convulsi minuti non portano in dote alcun gol, pertanto si procede ai rigori. Comincia Percassi per l’Atalanta, rigore debole parato da Costante; risponde Tondini con un mancino perfetto sotto l’incrocio, Inter avanti. Canavesi non tradisce con una botta a incrociare e nemmeno Forlani, sempre 1 a 0. Il capitano atalantino Pansera segna, risponde Seghezzi che spiazza il portiere. Ghezzi sbaglia, ma Costante era davanti alla linea e si ripete, con lo stesso esito. Foroni ha sul piede il rigore decisivo e con tiro centrale ma preciso consegna all’Inter il terzo posto della Coppa Quarenghi 2023.
 
CRONACA FINALE 1° – 2° – MILAN – ALBINOLEFFE 3-3 (8-6 dcr)
Il calcio giovanile torna in scena con la massima rassegna di San Pellegrino Terme: lo storico appuntamento si ripresenta per una ricchissima sedicesima edizione che vede Milan e Albinoleffe contendersi il primato in una sfida tutta lombarda. I rossoneri hanno trionfato in semifinale contro i cugini interisti, i Cigni hanno superato l’Atalanta e ora si giocano quella che sarebbe la prima vittoria in assoluto. Il Diavolo si porta immediatamente in avanti con una serie di calci d’angolo dai quali non arriva nessun vero pericolo. Ottima percussione poi di Marchello, conclusione murata dalla difesa seriana, apparsa forse troppo statica. Il Milan resta in avanti, azione confusa in cui il tiro di una attaccante viene respinto con un braccio da un avversario: l’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto, rigore netto. Se ne incarica Ferrario, destro all’angolino, Flaccadori intuisce soltanto e non può arrivare sulla sfera: 1 a 0 per i rossoneri. L’Albinoleffe riparte con Attardo che si invola davanti alla porta su un buco della difesa, Marchini esce a valanga e salva i suoi. La partita è viva, i seriani hanno ottime capacità di contropiede, gli avversari penetrano bene in area, come quando Colombo trova una deviazione volante bella ma non abbastanza potente. Ancora ottima azione collettiva del Milan, Bettinelli riceve da solo all’altezza del dischetto, Flaccadori vola. Sull’azione successiva è Marchini a salvare tutto su un tiro ravvicinato di Carrara, tante chance in questa fase. L’Albinoleffe trova il pareggio grazie ad una magia: Lupini calcia da venti metri una splendida punizione che sbatte sulla traversa, Carrara con il tap-in pareggia. Non passano 60 secondi, altro attacco dei seriani con un cross dalla destra, Attardo si avventa sul pallone, Marchini fa il miracolo ma l’attaccante celeste arriva ancora primo sulla sfera e in qualche modo realizza il 2 a 1. Partita ribaltata nel giro di pochissimo. I Cigni sono capaci di capitalizzare al massimo gli spazi lasciati dagli avversari per avviare letali ripartenze. I rossoneri ripartono con un secondo tempo arrembante. Piazza si libera in area e con un rasoterra mette paura ai seriani, poi sul corner successivo Crivellente salva sulla linea un gol già fatto. I ritmi calano un poco, il copione è chiaro ma l’Albinoleffe difende con ordine, senza anzi rinunciare all’offensiva. I rossoneri si riversano in avanti: palla per De Nicola, conclusione di prima da fuori area e palla che si insacca sotto l’incrocio, gran gol che fa 2 a 2. Le compagini ora sono lunghissime, mentre gli ombrelli si aprono sugli spalti. La pioggia non aiuta l’organizzazione del gioco, nessuna delle due squadre riesce a creare grosse occasioni. Saltano tutti gli schemi, il grande brivido lo procura De Nicola, con una conclusione molto simile a quella del gol, questa volta però la mira è un po’ troppo alta, poi su un cross dalla destra Bernabè impatta di testa ma manda fuori per centimetri. Si va allora ai templi supplementari, ma non bastano i dieci minuti del primo tempo aggiuntivo per sbloccare la situazione. Ci prova Attardo, ma la sua bella progressione è vanificata da un tiraccio alle stelle. La risposta del Milan è quella giusta: Botta prende palla sulla trequarti, avanza fino al limite e con il destro incrocia il gol del sorpasso. L’Albinoleffe si scopre del tutto e Sorrentino potrebbe fare addirittura 4 a 2, ma il suo tiro da ottima posizione finisce incredibilmente fuori. Il tempo è davvero agli sgoccioli, ma gli assalti bergamaschi vanno a vuoto, almeno finché l’ultimo assalto non porta a un fallo di un difensore rossonero: rigore per l’Albinoleffe. Angeloni non sbaglia e porta incredibilmente la partita ai calci di rigore. Comincia il Milan, Ferrario è impeccabile e Braguti vede il proprio tiro parato da Marchini. Borsa non sbaglia, Vernile incrocia bene e si resta 1 a 0 per il Milan. Jadid rischia ma trova l’angolo, Crivellente anche. Bernabè spiazza Flaccadori, poi Attardo trasforma centralmente e sul dischetto si presenta Sorrentino, palla all’angolo e i rossoneri possono alzare al cielo di San Pellegrino la sedicesima edizione della Coppa Quarenghi.
 
PREMI INDIVIDUALI
-Miglior portiere: Flaccadori (Albinoleffe)
-Miglior difensore: Kevin Pagani (Albinoleffe)
-Miglior centrocampista: Noah Forlani (Inter)
-Miglior attaccante: De Nicola (Milan)
-Capocannoniere: Tom Keqi (Inter)
-Miglior giocatore: Skandaj Raul (Albinoleffe)