Juventus – Atalanta 0-0
JUVENTUS (3-5-2):
Perin 6 (11′ st Pinsoglio 6); Danilo 6 (27′ st Huijsen 6), Bremer 6,5 (27′ st Rugani 6), Alex Sandro 6 (23′ st Gatti 6,5); Weah 7 (23′ st Iling Junior 6,5), Miretti 7 (22′ st Nicolussi Caviglia 6,5), Locatelli 5,5 (37′ st Hasa sv), Rabiot 6 (1′ st Soulé 7), Cambiaso 6,5 (12′ st Kostic 6); Vlahovic 6 (1′ st Milik 6), Chiesa 6,5 (27′ st Yildiz 6,5). A disp.: Daffara. All.: Massimiliano Allegri 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6,5 (21′ st Carnesecchi 6); Djimsiti 6,5, Scalvini 6, Kolašinac 7,5; Zappacosta 6 (21′ st Zortea 6), De Roon 6, Éderson 7, Bakker 5 (11′ st Ruggeri 6,5); Koopmeiners 6,5 (38′ st Pasalic sv); Lookman 7 (21′ st Touré 6), Zapata 5,5 (11′ st Scamacca 5,5). A disp.: Rossi, Okoli, Muriel, Bonfanti, Mendicino, Cambiaghi. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
Arbitro: Feliciani di Teramo 6 (Scatragli di Arezzo, Garzelli di Livorno; IV Monaldi di Macerata).
Note: serata calda e serena, spettatori 20 mila circa. Ammoniti Scalvini e Alex Sandro per gioco scorretto. Tiri totali 14-10, nello specchio 6-3, respinti/deviati 5-5, parati 5-3. Corner 9-5, recupero 0′ e 2′.
Cesena (Forlì-Cesena) – Sparagnina e poco ficcante nel primo tempo, più lineare ma sempre tendenzialmente contropiedista nel secondo, subendo almeno un assedio per frazione dalla Juventus che denota lo stesso difetto di killer istinct. Nell’antipasto cesenate di campionato l’Atalanta riserva ai nuovi tranne Bakker (brutalizzato da Weah) e l’ormai titolarissimo e ottimo Kolasinac l’ingresso nella seconda metà, convincendo sul piano fisico e della combattività, pur vagamente spuntata nel reparto offensivo e leggermente a corto della fantasia che il sospirato arrivo di De Ketelaere potrebbe aggiungere a un gruppo comunque solido e compatto.
Sugli sviluppi del secondo corner bianconero Musso è bravo a togliere dall’angolino alla sua destra il tracciante da fuori di Weah (8′). La risposta di Koopmeiners su spunto di Lookman nemmeno una cinquina di lancette più tardi, invece, sorvola l’incrocio. Il portiere argentino chiude altissimo da livero aggiunto il pericoloso contropiede del liberiano-americano figlio d’arte (16′) sul secondo angolo di Bakker allontanato dalla difesa, senza che l’onda juventina si plachi. Un tris cronometrico e combinazione Vlahovic-Chiesa sventata da Kolasinac (19′) davanti alla riga di porta. A Djimsiti, due corsette dopo il ventesimo, tocca invece rischiare l’autorete per anticipare Vlahovic in asse con Miretti, servito sulla corsa da Chiesa lungo la travolgente azione del pimpante Timothy. Al 26′ Koopmeiners e Bakker vengono murati, sei minuti dopo ecco un altro break degli Allegri-boys per la svettata del serbo molliccia accompagnata dal partner di linea. Botta e risposta a una decina dall’intervallo, quando Ederson stacca debolmente sulla palla del mancino olandese e sul rovesciamento a due Chiesa-Vlahovic è ancora Musso a mettere la pezza su Weah.
Juve veramente su di giri e Dusan bravo nell’incornata alta (44′) arrampicandosi in aria per intercettare l’ammollo del suo laterale sinistro, mentre il colombiano là davanti è in ritardo palese e non arpiona il filtrante del compagno di reparto. La ripresa s’avvia con la punizione del nigeriano (5′) sulla barriera, causata dalla trattenuta di Bremer sul Toro di Cali dopo il borseggio alto di Ederson a Locatelli. Di là Milik sfiora l’incrocio a giro (13′) nel duetto con Soulé, inizialmente terzo a sinistra nel tridente; di qua da posizione defilata Scamacca alza un’improbabile trivela oltre il quarto d’ora. Innocuo, per quanto estramamente propositivo, pure l’ex Salernitana a giro per Pinsoglio (23′), prima di salvare sulla linea sul secondo tentativo di Soulé sulla palla dentro di Nicolussi Caviglia respinta da Ruggeri, quindi Touré spreca sull’esterno della rete la ripartenza del brasiliano (24′). Madama non sembra stanca, la Dea un po’ sì, e il mancino Yildiz non dice 33 solo per la mira, altrimenti il passaggino di Iling sarebbe stato un assist d’oro. Un minutino scarso e Touré scarica per Koopmeiners che non sa spaventare Pinsoglio. Gatti all’inizio del recupero stoppa il maliano ex Almeria servito dall’ex West Ham, che poi prende l’ascendore chiamatogli da Djimsiti senza inquadrare lo specchio.