Storie incredibili e fantastiche come questa, alla base tra l’altro di tutti i perché di un test dal respiro internazionale, solo nel calcio. “Titti Savoldi mi ha educato al gioco del pallone, Cesare Prandelli è stato il maestro più importante nella mia crescita calcistica. Tutta la mia carriera di giocatore è stata influenzata dagli insegnamenti ricevuti nell’Atalanta“. Dal sito ufficiale sbuca Richard Hughes, classe 1979, direttore tecnico del Bournemouth che oggi (ore 15 locali, 16 italiane) ospita i bergamaschi. “L’amichevole per me è surreale, impensabile ed emozionante”, assicura l’interessato, ex di turno e chi lo aveva scovato dev’essere davvero bravo e dalla memoria d’elefante.
Nel settore giovanile di Zingonia lo scozzese di Glasgow, che venerdì sera insieme al CEO Neill Blake (a destra nella foto Atalanta B.C.) ha incontrato il direttore generale Umberto Marino nella serata di benvenuto, è stato giocatore dagli 11 ai 17 anni. Il DT del Bournemouth ha conosciuto persone che hanno fatto la storia atalantina, dall’attuale vice responsabile del settore giovanile Giancarlo Finardi a Giovanni Vavassori, passando per Elio Gustinetti per l’altro compianto Ernesto Modanesi: “La disciplina e l’educazione non solo tattica continuano ad accompagnarmi. Sono un bergamasco d’adozione”.