Vanno parandosi ritorni in serie nella casa di un Valcalepio reduce dalla retrocessione. Conclusa amaramente la scorsa stagione, con la doppia sconfitta per mano della Vertovese nei playout del girone B di Eccellenza, la società di stanza a Castelli Calepio riparte nel segno di volti già noti, a partire dalla direzione sportiva. Nei giorni scorsi è stato posizionato il primo tassello, con la nomina di Giovanni Rubagotti quale nuovo diesse. Rubagotti, una delle figure più versatili dell’intera scena dilettantistica, torna nella Bergamasca dopo la parentesi alla Pro Palazzolo e lo fa tornando a sposare la causa di quella compagine che, nella stagione 2010-2011, gli diede modo di cimentarsi nel ruolo di allenatore, subito dopo l’immane perdita legata alla scomparsa di Stefano Baitelli. Una stagione e mezzo sulla panchina rossoblu, per una graduale ascesa di consensi, fino all’acquisizione di quella versatilità che tutt’oggi la scena dilettantistica riconosce a un elemento divisosi tra le mansioni dell’allenatore e quelle del preparatore atletico sia al Valcalepio, sia a Villongo, alla corte di Adriano Signorelli. Non è un mistero che il profilo di Rubagotti si associ al Villongo dei begli anni, tanto che fu proprio lui a guidare la squadra, nella stagione 2019-2020, valsa l’ultimo ballo per i Red Devils, prima della chiusura dei battenti. Ma a caratterizzare la frizzante estate del Valcalepio non c’è solo il ritorno di Rubagotti. Va definendosi, infatti, un secondo atto per un altro elemento che, in tempi recenti, ha offerto un contributo di spessore in casa rossoblu, al fianco dell’allora presidente, Gianfranco Lochis, e di due figure-cardine come Luca Bosio e Matteo Lochis. La notizia delle ultime ore rimanda a un accordo, in dirittura di arrivo, con Alessio Delpiano, che si cimentò sulla panchina dei calepini, in Eccellenza, nel biennio 2019-2021, raggiungendo, all’apice dei consensi, la finale di Coppa Italia, poi persa con la Casatese. Per Delpiano, il cui palmares racconta primariamente del titolo vinto in Serie D, nel 2015, con il Castiglione, sono poi occorse altre due tappe di alto profilo: quella di Villa d’Almè, in Serie D, e quella alla Brianza Olginatese, nel campionato di Eccellenza dello scorso anno scandito dal dualismo Tritium-Mapello. Archiviata, non senza rammarico, una stagione che chiedeva ai lecchesi qualcosa di più, ecco profilarsi, per il tecnico originario di Settimo Torinese, un ritorno che sa di scommessa. Che sia riscaldata o meno, poco cambia: la “minestra” cucinata dal Valcalepio dovrà immediatamente convincere, perché possa prefigurarsi un ruolo di primo piano nel complicato scacchiere offerto dalla Promozione orobica.
Nik