Toccherà come sempre, almeno ultimamente, alla coppia da cumbia. Perché se Rasmus Hojlund e Ademola Lookman fanno sospirare l’Atalanta in attesa del loro recupero pieno, essendosi allenati individualmente anche nella sessione pomeridiana di giovedì, in vista della Salernitana rispondono presente Duvan Zapata e Luis Muriel. I due colombiani, di fatto, sono gli unici attaccanti sani, abili e arruolabili a brevissimo termine, perché si parte per la trasferta nel primo pomeriggio di venerdì dopo l’ultima sgambata sul campo al Centro Sportivo Bortolotti.
Per il resto i misteri, legati soprattutto alle condizioni dei due titolari nominali dei ruoli davanti, affetti rispettivamente da edema all’ileopsoas destro e da una lesione circoscritta al terzo distale del bicipite femorale destro, ovvero 2 e 5 partite da spettatori (il danese in panchina con lo Spezia), a Zingonia continuano a tenere banco. Ad esempio, non si sa chi tra Lorenzo Bernasconi e Marco Palestra, l’ultimo aggregato ai senior della serie, verrà sottratto alla Primavera di Giovanni Bosi, impegnata a Ferentino col Frosinone il sabato stesso (alle 11 di mattina). L’emergenza, punte a parte, è dettata dalla squalifica di Joakim Maehle, che riduce a tre (giovane compreso) i giocatori disponibili sulle fasce.
Il sicuro titolare Zappacosta non è escluso che arretri in una difesa a quattro con Toloi-Djimsiti-Scalvini (Palomino ha concluso la stagione), perché non si sa quante garanzie possa offrire una riserva da spezzoni e basta come Soppy. De Roon e Koopmeiners in mediana, schierandosi col modulo tradizionale o col 4-2-3-1, sono i punti fermi, mentre dietro le punte dovrebbe giocare Pasalic con Ederson utilizzato nel quadrilatero di centrocampo in caso di punta unica o nei tre sulla trequarti. In avanti il 2003 ex Sturm Graz partirebbe comunque dalla panchina: il Toro di Cali l’attaccante fisso, il Ronaldito seconda punta o largo dietro di lui. Fuori causa, infatti, l’unica ala pura, Jeremie Boga, per la distorsione alla caviglia sinistra.