Nel mondo del calcio bergamasco chi non conosce Alessandro Bonacina? Tre o quattro gatti, non di più, non sanno chi sia. Una lunghissima carriera di allenatore e istruttore nel calcio dilettantistico, settori giovanili e scuole calcio. Quest’anno festeggia con pieno merito i cinquant’anni di panchina, dalle prime squadre, e sono state tante, ai vari settori giovanili con i quali è ancora attivo. Soprattutto la Zognese che è la sua casa calcistica da venticinque anni. E infatti il presidente Mosca l’ha premiato: “L’Asd si complimenta con Alessandro Bonacina per questo importante traguardo raggiungo nella sua passione calcistica per questi venticinque anni di collaborazione con la Zognese sia come Mister e poi come Responsabile della Scuola calcio. Sei il Migliore!!!”. Ma Bonacina non si è fermato solo a Zogno, magari in Valle Brembana è stato il punto d’approdo, poi ha girovagato, calcisticamente, per l’intera provincia orobica. L’elenco delle squadre che l’ha visto come allenatore è sterminato. Proviamo ad elencarle dal 1974 ad oggi: Almè, Paladina, Villa d’Almè, Ponteranica, Casazza, Iba Bergamo, Aurora Terno, Almennese, Nuova Athletic Almenno, Zogno ’98, Roncola, Prezzatese, Lallio, Gorle, Valle Imagna, Zognese, Pontida, Real Borgogna, Presezzo. Senza dimenticare collaborazioni con l’Atalanta, con la Juventus e con l’Albinoleffe: “A Zingonia ho avuto un lungo rapporto di lavoro e di amicizia col maestro Bonifacio e con Mino Favini. Due persone magnifiche che mi hanno sempre fatto sentire importante nel mio lavoro di osservatore e di allenatore dei giovani” afferma con orgoglio Bonacina. E continua: “Certo, allenare le prime squadre è stato decisivo per la mia formazione ma il settore giovanile e le scuole calcio, che presentano un impegno maggiore, mi hanno accresciuto sia professionalmente che umanamenteLa svolta quando ha conosciuto Titti Savoldi: Una persona speciale, posso considerarlo il mio maestro. Il rapporto che aveva instaurato con i ragazzini che allenava era intenso. Da lui ho imparato moltissimo e ho stretto un forte legame d’amicizia che si è spezzato troppo presto. Un rapporto indimenticabile, un privilegio averlo conosciuto e frequentato”. Anche un bel rapporto con Gigi Delneri che gli ha dato l’incarico di organizzare le famose partite del giovedì con le varie squadre del calcio dilettantistico. La vita calcistica di Alessandro Bonacina è una simpatica odissea. Ha cominciato a tirare i primi calci all’oratorio di Cologno al Serio ma anche nell’immenso cortile della cascina di contadini dove abitava. Negli anni cinquanta era così in quasi tutta la bergamasca. Poi la famiglia si trasferisce a Villa d’ Almè dove comincia a giocare nella squadra del paese è anche appassionato di musica e suona il flicorno nella banda locale. Il richiamo del gioco del calcio è più forte, è una vera passione. Infatti è un amore che dura da oltre cinquant’anni. La carriera di calciatore si consuma, tra Figc e Csi, vestendo le maglie, ovviamente del Villa, poi Almè, Locate, Virtus Pestosino, Vallalta di Albino. Dopo gli studi viene assunto all’Ospedale Maggiore e anche da quelle parti inventa la squadra del Cral e , forte di medici e infermieri che sanno giocare bene a calcio, la iscrive in terza categoria. Si sposa, lo scorso anno ha festeggiato le nozze d’oro, e si trasferisce a Botta di Sedrina. Nel frattempo partecipa al primo corso allenatori del Comitato Regionale Lombardo, quello con Carlo Valenti, Pino Parati, Nado Bonaldi, tanto per citare i nomi dei corsi più noti, al Centro Schuster di Milano. E’ l’incipit di una lunga carriera. Negli anni ottiene diplomi a go go: allenatore “Giovani Calciatori”, dirigente sportivo, pronto intervento, medicina sportiva, allenatore 3a categoria, allenatore Uefa B. A Botta di Sedrina cosa fa il Bonacina? Insieme ad alcuni amici fonda il “Gruppo Sportivo Oratorio Botta”, tuttora in attività. Ovviamente solo settore giovanile. Successi e premi a non finire, orgoglioso del premio “Ottorino Durante” che l’Aiac assegna annualmente ai tecnici dei settori giovanili. E per non farsi mancare proprio niente prima come corsista e poi come istruttore partecipa agli aggiornamenti degli allenatori anche a Coverciano. A 75 anni è ancora sul campo ed è un indefesso organizzatore di tornei per le scuole calcio in tutta la provincia. Organizza feste di calcio e raduni coinvolgendo una marea infinita di società.Nella foto con Matteo Ruggeri dell’AtalantaGiacomo Mayer

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