. Zingonia – “Non possiamo competere, noi che abbiamo centinaia di milioni di utili, con gente che ha un miliardo di debito. Col Napoli, a 42 punti, siamo già salvi. Giocarsela contro una squadra straordinaria anche in Champions League è già prestigioso”. La vigilia di Gian Piero Gasperini veleggia tra il fair play finanziario e la trasferta da affrontare libero da pensieri: “Non dico mai che non abbiamo niente da perdere, perché i punti dobbiamo prenderli ovunque. Sarei contento di ripetere la prestazione dell’andata, anche se avevamo perso”, la premessa dell’allenatore dell’Atalanta.
GASPERINI E IL PRESTIGIO. Il mister sta anche allo scherzo, ricordandosi della promessa fatta da Antonio Percassi ai giornalisti a inizio stagione: “Abbiamo raggiunto i 40 punti chiesti dal presidente e adesso deve offrirvi la cena, altrimenti è colpa sua se non ne facciamo più. L’obiettivo è raggiunto, ce ne ponga un altro. Di sicuro finora è stato un campionato di alto livello, a maggior ragione perché ce la dobbiamo giocare contro chi fa debiti mentre noi ci costruiamo in casa ogni risorsa da investire”.
GASPERINI E IL 5 NOVEMBRE. La memoria dell’1-2 al Gewiss Stadium il 5 novembre scorso è ancora viva. “All’andata era stata un’ottima gara a livello di occasioni da gol e prestazione nonostante la sconfitta per 2-1. Sarei contento se la potessimo ripetere – ribadisce il Gasp -. Ma l’Atalanta è sempre uscita con prestazioni di livello da gare come queste. Il minimo rammarico casomai è per i punti persi con Lecce e Sassuolo. Con le grandi abbiamo vinto due volte a Roma”.
GASPERINI E L’INFERMERIA. “De Roon in settimana aveva un dito del piede molto gonfio, ma tranne Koopmeiners e Vorlicky che ha fastidio al ginocchio sono tutti disponibili. Sapendo di giocare contro una squadra forte siamo convinti di poter fare una buona prestazione. Ma serve gente in condizione: Muriel e Zapata, come Pasalic, possono avere chance di darci una spinta da adesso fino al termine del campionato, ma vanno valutati di volta in volta. E Mario, anche se a volte gli è toccato fare il centravanti, resta un centrocampista. Offensivo, ma centrocampista. Scalvini, per questa brutta distorsione rimediata col Milan, va monitorato: un altro che può giocare in mezzo, oltre a Ederson, è Maehle: se c’è abbondanza c’è anche più scelta”.
GASPERINI E L’APPROCCIO. “Non credo che la Champions tolga concentrazione al Napoli, che ha potuto riposarsi una settimana e con noi gioca a una settimana dalla Lazio – chiude l’uomo in panchina -. Noi vorremmo sempre poter attaccare e segnare, ma non giochiamo da soli. Più nessuno gioca a difendersi e basta. In certi momenti bisogna anche subire. Il Napoli ha un tasso tecnico e qualità fisiche importanti. L’importante è non pensare che sia tutto dovuto, perché dove siamo adesso è già tanta roba. Bisogna guardare a sé, non dietro né davanti: nel finale chi ne ha di più e ha coraggio scala posizioni”.