Bergamo Basket 2014 – Rimadesio Desio 66-93 (13-25, 15-33; 17-18, 21-17)BB14:

Simoncelli (k) 11 (3/8 da 3, 2/2 tl, 4 ass.), Sodero 4 (2/2, 0/4), Rota 6 (3/4, 0/5, 0/1, 6 r., 1 st.), Genovese 14 (3/8, 1/3, 5/5, 6 r.), Cane (0/5); Piccini n.e., Roveda 1 (0/2, 1/2 tl, 4 ass.), Isotta 10 (1/3, 2/3, 2/2), Morelli n.e., Cagliani 11 (2/2, 2/3, 1/2), Caridi 2 (0/2, 2/4 tl), Manenti 7 (2/2, 1/2). Coach: Gabriele Ghirelli.
AURORA DESIO: Fumagalli 17 (3/6, 3/3, 7 r., 6 ass.), Molteni 10 (3/6, 0/2, 4/4), Fioravanti 10 (1/3, 2/5, 2/2, 7 r.), Mazzoleni (k) 15 (4/10, 2/2, 1/2, 8 r., 1 st., 4 ass.), Maspero 11 (2/3, 2/7, 1/2, 6 r.); Trucchetti (0/1 da 3), Tornari 8 (1/1, 2/5), Lovato n.e., Giarelli 11 (5/8, 0/2, 1/2 6 r., 2 rec.), Barbieri 3 (1/1 da 3), Basso n.e., Colombo 8 (1/1, 2/2). Coach: Edoardo Gallazzi.
Arbitri: Rizzi di Trissino e Castello di Schio.
Note: timeout 3’48” B (0-10), 6’13” D (6-18), 12’11” B (13-34), 15’33” D (20-42), 22’53” D (34-63), 31’37” B (49-81), 33’27” D (56-84), 34’38” D (59-84).

Bergamo – Una sconfitta a 360 gradi. Nel punteggio, ai rimbalzi (persi 42-33, 5 a 7 in attacco), nelle soluzioni nei pressi del pitturato, da fuori, nel pick’n’roll inesistente, sugli scarichi, nell’intensità bi-fase. Il 22/58 dal campo contro 34/69 dovrebbe essere già esaustivo, ivi compreso il 9 su 28 nei tiri pensanti di fronte a un micidiale 14 su 31. La Bergamo Basket 2014, perdendo all’Italcamenti contro Desio la quinta partita delle ultime sei giornate, ha confermato un trend e soprattutto un gap da zona rossa al cospetto di un’aspirante ai playoff, pur saltando per la palla a due con la stessa striscia negativa alle spalle. Ai due innesti potrebbe teoricamente unirsi la vecchia conoscenza Luigi Sergio, ma il condizionale è più che d’obbligo.
Il lungo atipico Maspero si presenta subito da oltre l’arco in faccia a Genovese e firmando la cinquina a rimorchio di Mazzoleni, prima che i brianzoli salgano sull’ottovolante con l’altro triplista Fumagalli (2′). Le difficoltà di Cane nell’area affollatissima e dell’intero quintetto a tirare da qualunque mattonella vengono punite dal colpo di grazia di Fioravanti in inchiodata libera per la sospensione chiarificatrice di Ghirelli. A 5’20” dalla palla a due il primo canestro di Manenti dalla panchina per il 2-12, mentre da dove vale dispari Simoncelli (bis sul 13-22 a fine quarto) e Genovese si sbloccano da angolo e mezzo angolo per restare in partita a dispetto delle falle difensive.
La costante, col 4 di casa a trovare sporadicamente spazio dalle tacche, è la pericolosità multidimensionale del centro ospite, specchio delle doti dell’intera rotazione. Giarelli fa polpa con movimenti simil Nowitzki e si fa sentire a cavallo della frazioncina della sirena corta, quando Fumagalli scava il solco dai 6,75 (30-13, 1′) poi ulteriormente promosso a voragine dalla new entry Colombo dalla lunga grazie allo scarico del post uscito dalle seconde linee (37-13, 3’20”). Mentre tra i nuovi arrivi Caridi si sblocca dalla lunetta prendendo di suo 3 falli di fila, si desta anche Cagliani in jump frontale. Alla banda del 3 dalla parte sbagliata s’aggiunge pure Tornari (42-17, 5′), imitato e contenuto da mancina da Isotta tanto per rompere il ghiaccio. Dallo shootout emergono il 3 bergamasco alla seconda prodezza estemporanea dalla specialità e l’ultimo entrato Barbieri con Fioravanti a metterci la pietra tombale (58-28) a una corsetta dalla pausa.
Dal meno 33 firmato dal pivottone ex Cantù allo start della terza decade si può solo risalire. In realtà si galleggia appena con qualche appoggino al cristallo, vedi Rota, e si schioda da quota zero pure Sodero in entrata a metà del guado per ricacciare indietro il nuovo massimo svantaggio (67-34) a firma del capitano altrui con la schiacciata in campo libero. La terza bomba del play-leader BG a 1′ dallo scollinamento finale non sposta gli equilibri, anche perché il paro grado nemico lo imita.
Il meno 36 da fossa delle Marianne targato Tornari (45-81) dal divano di casa precede la storta al polso sinistro di Sodero. Il tris di Genovese dalla carità porta a due (alla fine saranno quattro) contro cinque (sei, idem) ospiti gli elementi della rotazione in doppia cifra. Un timeout interno ancora e le distanze non si colmano certo per il battesimo del fuoco a referto di Roveda a mezzo servizio nei personali, oppure per il missile terra-aria numero 2 dell’italo-svizzero (59-84, più di 5′ dal gong) a doppio tesseramento con la Blu Orobica, non al meglio. Nel garbage time, spazio per il bombone di Manenti. Tra otto giorni si va a Crema, sperando che il paio di addizioni al basketmercato invernale scaldino la mano: il record di 4-10 in classifica comincia a preoccupare un po’.
Simone Fornoni