Udinese – Atalanta 2-2 (0-1)UDINESE (3-5-2):
Silvestri 5,5; Perez 7, Bijol 6, Ebosse 6; Pereyra 6,5 (41′ st Ehizibue sv), Lovric 6 (15′ st Arslan 6,5), Walace 6, Makengo 6 (14′ st Samardzic 6,5), Udogie 5,5; Beto 5,5 (20′ st Success 5,5), Deulofeu 7. A disp.: 20 Padelli, 99 Piana, 14 Abankwah, 17 Nuytinck, 67 Guessand, 2 Ebosele, 8 Jajalo, 30 Nestorovski, 39 Semedo. All.: Andrea Sottil 6,5.
ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello 5,5; Okoli 6,5, Demiral 6,5, Scalvini 6,5 (42′ st Ruggeri sv); Hateboer 7, De Roon 6,5, Koopmeiners 6, Maehle 6 (34′ st Soppy sv); Lookman 7 (21′ st Malinovskyi 5,5), Pasalic 5,5 (34′ st Ederson sv); Muriel 7,5 (20′ st Hojlund 5,5). A disp.: 31 Rossi, 47 Bertini, 21 Zortea, 10 Boga. All.: Gian Piero Gasperini 6.
Arbitro: Doveri Roma-1 6,5 (Tegoni di Milano, Moro di Schio; IV Rapuano di Rimini. V.A.R. Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Di Martino di Teramo).
RETE: 36′ pt Lookman (A), 11′ st rig. Muriel, 22′ st Deulofeu (U), 33′ st Perez (U).
Note: pomeriggio sereno, spettatori 24.671. Ammoniti Bijol, Demiral, Ebosse e Hateboer per gioco scorretto, Lookman per eccesso di esultanza, Sottil (37′ st) per proteste. Tiri totali 10-9, nello specchio 2-5, parati 0-3, respinti/deviati 2-1. Var: 1. Corner 5-3, recupero 2′ e 3′.
Udine – L’Atalanta butta via una partita già vinta fermandosi praticamente alla sostituzione dei due marcatori del doppio vantaggio, nonché migliori in campo, facendosi rimontare sul 2-2 da un’Udinese in crescendo proprio perché rigenerata dai cambi. Sprecato il guizzo sotto la traversa di Lookman, pescato alla cieca dal suo terminale unico su lancio di Koopmeiners, e il rigore autoprocurato da Muriel che ruba la riga di fondo a Udogie, i nerazzurri si arrendono alla punizione di Deulofeu presa da Sportiello sul palo di competenza e all’incornata di Perez accompagnata da Pereyra, il cui cross su imbeccata del fantasista di casa viene lasciato colpevolmente passare dal mediano sinistro ospite.
Peccato davvero, soprattutto per la gestione magistrale fino all’ora di gioco. Se Walace stronca la combinazione fra i tre davanti partita da Muriel (5′), è quest’ultimo, dalla mira sballata, a tentarci per primo calciando la punizione da sinistra (10′) senza abbassarla a sufficienza. Al quarto d’ora il futuro autore del 2-0 sbuccia il cross del futuro firmatario del vantaggio dalla destra, none sinfonie cronometrica prima della combinazione dei tre del falso tridente nell’ordine di formazione col Tucu a tenere a bada il calcio da cumbia del migliore in campo. A tiro del ventesimo Lovric riceve dal suo pendolino calciando alto, al 24′ Hateboer (quinto giallo, squalificato per il Birthday Match col Sassuolo) è bravo a spezzare l’asse tra il laterale destro più farlocco del mondo in recupero alto e Beto (28′). Nel recupero, invece, il mezzo pasticcio di Silvestri sul piazzato tagliatissimo del mancino oranje dalla trequarti destra.
Forse i bergamaschi offrono il meglio di sé in avvio di ripresa, aperta con la piazzata di fronte del centravanti zembrato a metri dal secondo palo sulla scucchiaiata da sinistra del compagno di reparto. Quindi, la duplice chance atalantina col rimorchio Lookman-Maehle dal fondo stoppato da chi strapperà il punto e la sterzata di Hateboer rientrando sul sinistro per mancare la porta di pochissimo sul la di De Roon. Arslan sgancia il sinistro dritto per dritto a pelo d’erba prima dell’1-2, il pendolino olandese (24′) salva sul possibile 2-2 del prestito del Tottenham e Scalvini riesce soltanto nella sponda sul corner di Malinovskyi (26′). Prima dell’inopinato ma meritato 2-2, Success (28′) non arriva sulla palla da sinistra di Samardzic sugli sviluppi del quarto corner; a 7′ dal 90′ l’autore del pari libera sul cross di Hateboer diretto alla testa di Ederson. Ultimi brividi quando il catalano ci riprova al novantesimo dalla sua zolla e, nel recupero, il taglio tra le due mezzeali di casa sfocia nell’altra conclusione incrociata larga del turco e Malinovskyi da più di 25 metri prova invano a pescare il jolly. Da segnalare il giallo al nigeriano per aver mimato il gesto degli occhiali per festeggiare l’1-0, visto come una provocazione dall’arbitro che peraltro ha diretto molto bene.
Effe