Atalanta – Brusaporto 2-2 (1-1)ATALANTA (3-4-1-2):

Rossi (30′ st Sportiello); Del Lungo (30′ st Scalvini), Demiral (30′ st Okoli), Ruggeri (30′ st Regonesi); Soppy (30′ st Hateboer), Ederson (30′ st De Roon), Pasalic (30′ st Koopmeiners), Zortea (30′ st Palestra); Vorlicky (1′ st Colombo); Hojlund (30′ st Muriel), Boga (30′ st Lookman). A disp.: 47 Bertini, 3 Maehle, 18 Malinovskyi, 44 De Nipoti. All.: Gian Piero Gasperini.
BRUSAPORTO (4-3-3): Genini (1′ st Aceti); Siciliano (1′ st Sokhna), Cortinovis (1′ st Ghislandi), Micheli (1′ st Suardi), Menni (1′ st Signori); Apollonio (1′ st Zambelli), Forlani (1′ st Zaccariello, 26′ st Manzi), Consonni (1′ st Berbenni); Baggetta (1′ st De Vita), Alberti (1′ st Tirelli), Granillo (1′ st Maspero). All.: Filippo Carobbio.
Arbitro: Faye di Brescia (Bonicelli e Arshad di Bergamo).
RETI: 30′ pt Granillo (B), 36′ pt Ederson (A), 19′ st Maspero (B), 25′ st Boga (A).
Note: Vorlicky sbaglia un rigore (parato) al 32′ pt, Pomeriggio soleggiato e tiepido, spettatori 200. Ammonito Granillo per gioco scorretto. Corner 7-3.

Zingonia – Due volte sotto, la seconda sul rasoterra infido di Alessandro Maspero, figlio di Ricky, due volte costretta a rincorrere incappando nel primissimo patri nei test di metà settimana. L’Atalanta deve aggrapparsi al duo estirada-angolino Ederson-Boga, col secondo, dimenticato dal Gasp nelle partite che contano e certamente non in lizza per una maglia domenica a Udine, bravo a risolvere lo scambio con Pasalic dal limite. Ma il Brusaporto ha fatto vedere i sorci verdi alla capolista della serie A.

Il tiraggir’ di Granillo alla mezzora dall’out sinistro bacia il palo alto, sorprende Rossi e s’insacca per la grande illusione durata sei palpiti. Il tempo necessario a Zortea, fermato plasticamente da Genini alle soglie dell’intervallo e nell’occasione agevolato da Ruggeri, per farsi incrociare fallosamente da Baggetta per il penalty da auto-ipnosi di Vorlicky e ad Ederson per insaccare in spaccata riprendendo la zuccata di Pasalic accompagnata sulla traversa da punizione di Boga dal lato corto di destra. I nerazzurri partono comunque malaccio, graziati in contropiede dalla loffia del futuro autore del fallo da penalty a rimorchio di Consonni (3′). A ruota, il secondo tentativo di Alberti appena largo sul secondo palo, mentre le seconde linee dei Gasp-boys (solo Demiral, Soppy e il primo marcatore erano titolari con la Fiorentina) producono quasi solo la volata in contropiede del moravo che induce l’ala a referto ex Stezzanese e Caravaggio al falletto da giallo al decimo. A cronometro raddoppiato le prove generali di 0-1, quindi le respinte di Genini agli assalti di Soppy (27′) dal fondo, appoggiato dal centravanti danese, e ancora del moravo da azione in orizzontale tra il brasiliano e l’ivoriano. In attesa dell’1-1, il salvataggio di testa di Micheli sulla seconda punta di casa.

Nella ripresa, contestualmente alla virata a 3-5-2 dell’ex Pippo Carobbio, 2 match in Coppa Italia nel ’99 sotto Vavassori, svetta imperfettamente Signori (5′) su palla da destra, il figlio d’arte la alza (8′) dalla distanza e Zambelli l’allarga. Scollinato il quarto d’ora ci prova Hojlund (Aceti attento), al 24′ invece Colombo si salva in corner sull’incursione di Ghislandi, l’uomo della rimessa laterale del 2-1. Dopo il 2-2 l’ex Sassuolo accarezza da fermo la spizza di Del Lungo (29′), ergo il finale speso nel vano assalto alla vittoria. Muriel la manca al 34′ sottoporta, idem al 36′ a ruota del diagonale largo a mezz’altezza di Lookman, recuperatore alto su Berbenni. Al 41′ De Roon spedisce ai dirigibili nell’uno-due con Scalvini; quindi l’imbucata Koopmeiners per l’ex Lipsia e Leicester il cui tracciante (43′) non viene impattato dal Ronaldito, colto in controtempo, prima dell’ultimo conato da sinistra (centralissimo) del nigeriano. Dei titolari di domenica con la Fiorentina, tutti in campo dal 75′ tranne Demiral, Soppy ed Ederson dall’inizio e l’infortunato Toloi, allenatosi a parte insieme a Djimsiti, Musso, Zapata e Zappacosta; hanno giocato i Primavera Del Lungo, Vorlicky, Colombo, Palestra e Regonesi.

Giovedì riprende il lavoro collettivo verso la supersfida valida per la nona di campionato in casa dei friulani terzi in classifica a sorpresa. Designato come arbitro Daniele Doveri, volterrano di nascita, 45 anni il prossimo 10 novembre, appartenente alla sezione AIA di Roma 1. Assistenti Alberto Tegoni di Milano e Davide Moro di Schio; quarto ufficiale Antonio Rapuano di Rimini, V.A.R. Aleandro di Paolo di Avezzano e A.V.A.R. Antonio Di Martino di Teramo. Con Doveri a dirigerla, la Dea ha prevalso 11 volte su 26 partite perdendone 6, l’ultima in casa della Fiorentina il 20 febbraio scorso quando fu annullato per fuorigioco il possibile pari di Malinovskyi in posizione in realtà regolare (ci sarebbe stata la contesa di Hateboer in traiettoria); bilancio negativo, invece, per le Zebrette, sconfitte in 8 occasioni su 19 vincendone soltanto 4.