SAN PELLEGRINO
– Bella la cornice di pubblico (con numerosi osservatori da tutta Italia) allo Stadio Comunale di San Pellegrino Terme per la prima edizione della Coppa Alfredo Calligaris, categoria under 17, promossa dal Comitato Coppa Angelo Quarenghi per ricordare la figura di uno dei padri della medicina sportiva in Italia, scomparso lo scorso gennaio all’età di 95 anni.
Dalle fase a gironi andata in scena venerdì 19 agosto, il verdetto è stato quello di una grande sfida: la finale di sabato 20 agosto è infatti tra Lazio e Inter, mentre nella finalina 3°-4° posto a prevalere è stata l’Atalanta sulla Cremonese 2-0, nella finale 5°-6° posto è stato invece il Monza a superare gli svizzeri del Lugano per 3-1.
“Una prima edizione con ottimo successo sia di pubblico che di tecnica sportiva – sottolinea il dottor Giampietro Salvi, presidente del Comitato Angelo Qurenghi -. Le squadre che hanno partecipato sono state di alto livello per cui il risultato conferma la bontà dell’iniziativa. Iniziativa coronata inoltre dal ‘Premio all’uomo di Sport e Cultura’ che il Comitato Coppa Quarenghi ha consegnato oggi (sabato 20 agosto ndr), presso il Palazzo della Musica di San Pellegrino, al professor Ferretto Ferretti per ricordare la figura del professore Alfredo Calligaris”.
CRONACA FINALE
Il match tra biancocelesti e Biscione ripropone, in chiave minore, una storica rivalità del calcio italiano. Parte subito forte la Lazio, bella discesa di Ferrari ma cross impreciso. Risponde subito l’Inter: Lavelli taglia verso il fondo e crossa basso in mezzo, l’accorrente Fois prima spara sul portiere, poi è il più lesto sulla ribattuta a mettere in rete l’uno a zero. Le squadre tendono a chiudere con aggressività gli spazi centrali del campo, i giocatori provano a passare dalle vie laterali.
Bella azione palla a terra dei laziali, Ferrari va via e viene steso con una vistosa trattenuta. È lo stesso 17 a battere la punizione, ma senza successo. Alla fine, la strategia biancoceleste premia: sfondamento sulla sinistra e cross basso, Serra deve solo spingerla dentro. 1 a 1 e la reazione dell’Inter non si fa attendere: corner dalla destra, Cecconi va di testa ma manda la sfera a lato. I neroazzurri provano a pressare alto, recuperando spesso palla ma senza riuscire a sfondare. La Lazio cerca di impostare dal basso, Lavelli riconquista, entra in area ma viene murato. Bella azione di prima dei neroazzurri, che guadagnano un altro angolo: ci prova Fois da fuori, tiro largo. Serra va via in bello stile e apre, Ferrari crossa dalla destra, Zamarian fa un miracolo in mischia, poi Serra ci prova da fuori ma spara in bocca al portiere neroazzurro.
Alla fine, l’Inter passa: Lavelli riconquista, si porta avanti la sfera e calcia un gran destro all’angolino: 2-1. Altra azione neroazzurra sulla sinistra, Cesari in area è fondamentale nell’anticipo sugli attaccanti interisti. Paolocci per la Lazio se ne va a sinistra, ma il suo cross non trova nessuno; biancocelesti attivi soprattutto con i cross quando l’arbitro fischia la fine del primo tempo.
La seconda frazione vede la Lazio iniziare ancora bene, Ferrari vien lanciato bene ma conclude con poca potenza. Risponde subito Lavelli con un diagonale che sibila a centimetri dal palo. I ritmi restano alti, ma le azioni sono spesso figli della fretta più che del pensiero. Gelli si gira benissimo in area, ma il suo tiro è preda di Zamarian. A 20 dalla fine, punizione dalla lunetta per la Lazio: Gelli prova il sinistro a giro, tiraccio alto.
Ci prova anche Sessa in torsione, conclusione debole. La squadra romana sembra crederci di più, corner dalla sinistra per i biancocelesti, altro cross pericoloso ma nulla di fatto per una squadra che ha comunque alzato il ritmo, con l’Inter che sembra subire. Il neroazzurro Venturini prova a dare la scossa con un tiro interessante dopo un bel dribbling, conclusione contratta. Anche l’Inter ha la sua chance su punizione, ma anche Pinotti sparacchia alto. Gelli rilancia con un tentativo con un rovesciata che quasi sorprende il portiere avversario.
Le squadre si allungano, la Lazio ha l’ultima chance con una punizione dai 25 metri battuta male. Non è finita, perché Sessa viene steso in area, rigore netto; Gelli dal dischetto può pareggiare, ma il portiere neroazzurro lo neutralizza intuendo il tiro all’angolino alla sua destra. Finale al cardiopalma, è l’ultima emozione prima del triplice fischio che incorona l’Inter con il risultato di 2 a 1. Partita bella ed emozionante, i neroazzurri devono ringraziare Zamarian per la sua parata decisiva e sollevano il primo trofeo del Torneo Calligaris. Le emozioni però sono appena iniziate: i tornei organizzati dal Comitato Coppa Quarenghi sono solo all’inizio.