Prende forma oltre-confine una nuova curiosa realtà, imperniata attorno al senso di appartenenza e al contributo di poche ma qualificate componenti. A Trezzo d’Adda non può, e non deve, tenere banco soltanto la Tritium, perché la scorsa stagione, nella fattispecie quella raccontata dal girone D di Seconda categoria, ha posto in risalto il cammino del Trezzo, infine salvatosi nonostante un girone d’andata vissuto in sordina e nonostante la minaccia apportata da svariate corazzate, Boltiere e Calusco in primis. Gli abduani crescono, in tenuta e salute, diffidando dai voli pindarici, ma dispensando allo stesso tempo ottime indicazioni, per quel che concerne il prossimo futuro. Così, con coraggio e risolutezza, ecco il doppio passaggio di consegne, con il giovane Andrea Zaccaria (nella foto, il secondo da dx), classe ’88, designato nuovo allenatore della prima squadra, a mo’ di suggello per il successo raccontato da una gavetta capace di registrare, lo scorso anno, il successo, con relativo approdo nei tornei regionali, dell’Under 19 biancorossa. Tecnico che vince, insomma, non si cambia. O meglio, viene promosso al fianco di un quintetto di belle speranze che andrà a integrare, in chiave-regola, la rosa del prossimo anno. Con mister Zaccaria, salgono in prima squadra i vari Pellizzari, Perego, Airoldi, Leoni e Orlandi. Al resto, ci pensano l’avvicendamento occorso alla direzione sportiva, con l’esperto Alfredo Pozzi inserito al posto di Antonio Magni, e il poker di colpi calato da una società che proverà a migliorare e crescere ancora, badando a non correre quei rischi che, in certi frangenti, sono stati intravisti nella stagione precedente. Due i colpi da novanta serviti per la retroguardia, con l’ormai ex portiere del Suisio, Alberto Forlani, e il jolly difensivo Michele Russo a rappresentare i nuovi capisaldi dalla comprovata affidabilità. Spicca, in particolare, il profilo di Russo: classe ’98, dotato di passaggi di spicco nei settori giovanili di Giana Erminio e Tritium, si porta appresso le felici indicazioni emerse, lo scorso anno, indossando in Promozione la casacca del Cavenago. Anche Alessandro Gallo, centrocampista classe 2000, può vantare trascorsi di livello nel vivaio della Tritium, ma l’innesto più noto alle latitudini del calcio bergamasco è rappresentato da Mattia Pozzi, classe ’90, esterno alto in uscita dal Calcio Brembate. Nel suo complesso, l’intero ambiente non appare così scevro di esperienza o malizia, potendo annoverare determinati elementi, dentro e fuori dal terreno di gioco, che sulle ali dell’effetto-confine proveranno a confermarsi, individuando per il Trezzo un ruolo da solida certezza della categoria. A garantire per un organico imperniato attorno all’immarcescibile capitan Motta, ex Oriens, e ai vari Rota, Pacifico e Tomas, le rinnovate certezze dell’organigramma. Primo e secondo allenatore sono lì a raccontare la contiguità con il pallone orobico, con Zaccaria legato indissolubilmente agli otto anni complessivi di calcio giocato, tra Brembate e Filago, prima del fortunato capitolo apertosi con la carriera da allenatore. Il vice di Zaccaria, ossia Luca Moriggi, è se possibile ancor più noto: per lui, una vita calcistica alla Tritium, prima di due passaggi-chiave, presso Oriens e Fulgor Canonica.