Atalanta – Rappresentativa Valseriana 15-0 (6-0)ATALANTA (3-4-3):
Sportiello (1′ st Rossi); Okoli (1′ st Hateboer), Palomino (cap., 1′ st Demiral), M. Ruggeri (1′ st Djimsiti); Cisse (21′ st M. Ruggeri), Scalvini (1′ st Koopmeiners), Ederson (1′ st Freuler), Zortea (1′ st Maehle); Boga (1′ st Malinovskyi), Zapata (1′ st Ilicic, 28′ st Lammers), Muriel (1′ st Miranchuk, 39′ st Cisse). A disp.: 47 Bertini. All.: Gian Piero Gasperini.
RAPPRESENTATIVA VALSERIANA (3-4-3): Bertolino (29′ pt Bogazzi, 14′ st Carminati); Caccia (29′ pt Bastioni, 14′ st Caccia, 28′ st Confalonieri), Cassinelli (29′ pt Masserini, 14′ st Plodari), Confalonieri (29′ pt Riva, 14′ st G. Ruggeri); Franchini (29′ pt F. Carrara, 14′ st Cavagnis), Pellicioli (29′ pt Nafidi, 14′ st Ruffato), Crotti (29′ pt Zenoni, 14′ st Zenucchi), Bosoni (29′ pt Brembilla, 14′ st Ghilardi); Tiraboschi (29′ pt Gallizioli, 14′ st Marchesi), Lapadula (cap., 29′ pt Piantoni, 14′ st Borlini), Capelli (29′ pt Bigoni, 14′ st Biava). All.: Roberto Radici.
Arbitro: Gresia di Piacenza (Franzoni di Lovere, Pirola di Abbiategrasso).
RETI: nel pt 9′ Palomino, 13′ e 17′ Boga, 20′ Muriel, 41′ Zapata, 43′ Boga; nel st 5′ e 8′ Miranchuk, 22′ Malinovskyi, 24′ Miranchuk, 37′ Lammers, 40′ Hateboer, 42′ Cisse, 43′ Koopmeiners, 45′ Malinovskyi.
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 1.750. Corner 12-1, recupero 1′ e 0′.
Clusone (Bergamo) – Si legge Valseriana, anche se stavolta la Rappresentativa sfora da una catena montuosa e l’altra pescando il fratello d’arte Davide Lapadula, neo acquisto del San Pellegrino neopromosso in Eccellenza. Uno sparring partner buono a far fare bella figura all’Atalanta all’inizio del rodaggio: al “Città di Clusone” finisce 15-0 con Jeremie Boga e Aleksey Miranchuk in gran spolvero nei due tridenti gasperiniani. Di là, mix prevalentemente AlbinoGandino-Padalunghese con quid di Trevigliese (Cassinelli) e il trio del Città di Clusone, splendida società ospitante e organizzatrice del ritiro nerazzurro, Bosoni-Bastioni-Nafidi.
Sprecata da Duvan la palla morbida di Ederson dopo la cinquina cronometrica, Bertolino alza sopra il montante il sinistro ravvicinato di Zortea, bravo a tagliare il campo fino all’area piccola sul lancio di Okoli. Il preludio al vantaggio su rimpallo di Palomino sugli sviluppi del primo corner, mentre il mattatore della prima frazione arriva puntuale al limite per calare il 13 punendo un contrasto sul Toro di Cali. L’ivoriano imbraccia la doppietta grazie alla palla d’oro da sinistra di Ederson, quindi Muriel prima spreca sui guantoni nemici il tracciante del compagno di linea e cala il poker ravvicinato approfittando dell’accelerazione di Moustapha Cisse sempre dallo stesso lato. Il 5-4-1 di Roberto Radici in fase di non possesso tiene botta discretamente e alle soglie della mezzora si rivoluziona con la primissima girandola di cambi, un rimescolamento di carte che scombussola le posizioni in campo.
In attesa dell’intervallo c’è tempo per Zapatone che insacca di mancino seguendo l’azione dell’altro colombiano e per la tripletta in lob da posizione defilata di quello che il Gasp sulla Gazzetta dello Sport aveva definito “un giocatore individuale pagato come un campione”.
Sinistro dritto filato e destro con tocco sotto: è Miranchuk il protagonista dell’avvio di ripresa, sempre su palloni al bacio (di tacco, il secondo) di Ilicic, falso nueve osannato dai tifosi (“Resta a Bergamo”) che manda in gol sotto il sette pure Malinovskyi. Il russo fa tripletta girandosi per la sporca decina sull’ottavo corner a favore, il superverterano-mister a 5 femminile Luca Carminati allunga il piede e la mano (33′) per dire di no a Maehle. Lammers, invece, si fa fermare dal terzo portiere di un Radici dedito alla babele di numeri e mute (ce ne sono solo dall’1 al 20, lui li comunica fino al 31; compaiono due 4 e altrettanti 9, l’ultimo dei quali entrato al 28′ della ripresa per il primo doppione e in eccedenza rispetto alla lista presentata), prende il legno e firma l’undicesimo incornando il crossa da sinistra dell’ucraino. Il dodicesimo è di Hateboer sottomisura su passaggio del corsaiolo danese, poi ci pensando il dribblomane (sul portiere) Cisse (lancio del Colonnello), Koopmeiners e ancora Malina, tre gol di destro.
Simone Fornoni