È la coppia di fratelli che sta facendo parlare di sé da inizio stagione. Eppure, a ben vedere, mai come nello scorso fine settimana sono riusciti a lasciare un segno indelebile, tanto da risultare gli uomini della provvidenza sui rispettivi fronti. Separatisi, dopo poche settimane dall’avvio delle competizioni, a causa dei problemi lavorativi riguardanti Mattia Putti, che da par suo ha accettato di scendere di categoria sposando il progetto Carobbio 2020, la domenica dilettantistica sta mandando in onda un continuo botta e risposta, nel segno dei gol decisivi e delle giocate d’autore. Da una parte, allora, ecco l’uomo-copertina dell’ultimo weekend: Paolo Putti, classe ’91, il più piccolo dei due, che con una punizione nel finale di primo tempo ha deciso la contesa in favore della Falco Albino, al cospetto della capolista Aurora Seriate. In coda a una settimana non facile, contraddistinta da un problema fisico che ha minato l’avvicinamento alla supersfida, la scelta di mister Vedovati di premiarlo comunque con una maglia da titolare ha pagato eccome. Non solo il gol, scaturito da un tiro che ha sorpreso il portiere sul proprio palo, denotando tutta la scaltrezza del gesto tecnico. In abbinata, il gran lavoro in favore dei compagni, a partire dal delizioso suggerimento per Noris, in una delle svariate opportunità a disposizione di una Falco che oggi viaggia con il vento in poppa. Grazie al successo per 2-1 nello scontro diretto, i nerazzurri hanno ufficialmente riaperto il campionato, risaltando quale squadra da battere, dall’alto dei portentosi risultati nell’ultimo periodo e della rimonta infilata nel girone di ritorno. Sull’altro fronte, Mattia Putti si è preso via via la scena al “Matteo Gritti” di Carobbio degli Angeli. Giunto per dar man forte, a un reparto che poteva annoverare già due micidiali bocche da fuoco, come Baggi e Cerea, è divenuto elemento imprescindibile, in chiave tecnico-tattica, potendo agire sia da rifinitore che da esterno alto. Tecnica e fantasia a go-go, oltre a una marcata predilezione per le bordate dalla media distanza, come testimoniato dal gol che ha riportato a galla i biancazzurri, contro l’Oratorio Zandobbio. Inizialmente sotto, a causa di un calcio di rigore, il Carobbio 2020 si è affidato con successo all’attaccante classe ’89, decisivo prima con la saettata dell’1-1 e poi con il rigore procurato a inizio-ripresa, valso il sorpasso dei biancazzurri di Livio Soggetti, a dispetto dell’inferiorità numerica occorsa a causa dell’espulsione per doppio giallo di Baggi. Per Mattia Putti, protagonista al fianco del fratello nell’ascesa perpetrata dal Grassobbio, una prova da autentico trascinatore, che lascia ben sperare per un finale di stagione che chiama il Carobbio al raccolto pieno. Paolo e Mattia, Falco e Carobbio 2020: il marchio d’autore dei due fratelli quale elemento determinante, verso la consacrazione di due piazze ad alta vocazione pallonara.
Nik