E così doveva succedere, io e mio figlio, il mio secondo, Ze, al calcio insieme, a Orioland, nella stessa squadra, nella medesima passione per il fubal, lui che corre in mediana e me la passa, io che segno, lui che mi guarda e ci basta un cenno per sentire fortissimo il nostro grande amore sopravvissuto a questi nostri anni poetici e incasinati. Ho due immense fortune, i miei figli, cresciuti complici, dalla mia stessa parte, quella di chi ruba nei supermercati, mai di chi li ha costruiti rubando, doni giganti per un babbo distratto come me. E poi ho i miei amici. Oggi giocavano coccolando Ze manco fosse il nuovo Maradona, sostenendolo in modo dolce e silenzioso, unico. Sono un ragazzo fortunato, la sorte mi ha messo accanto persone meravigliose. Poi, va beh, io e Ze, tornando a casa, concordavamo che Flavio Acerbis è il bomber che serve alla Dea per vincere lo scudetto, ma questa è un’altra storia
PS – Notare Zio Ferdinando Calini intruso nella foto di famiglia
Matteo Bonfanti