Consigli 6,5:
decisivo su Paulinho in avvio, per il resto vive una serata di ordinaria amministrazione.
Raimondi 6,5: freno a mano tirato, anche se allo start serve sul piatto un tris di sovrapposizioni da ex coriaceo e in copertura si fa sfuggire ben poco (40′ st Nica sv).
Lucchini 6,5: reduce da due panchine, si presenta tirato a lucido nel ruolo da titolare che non ricopriva dalla ventesima giornata. E alla fine è vittoria, proprio come col Cagliari all’epoca. Un caso? Forse, ma 29 punti in 14 presenze sono una media personale da Champions.
Yepes 6,5: Emeghara, quando intravvede la sua ombra, passa cinque secondi bruttissimi. Figuriamoci quando Marione allunga la gamba, con quel senso dell’anticipo che l’avanzare dell’anagrafe non ha il potere di togliergli.
Del Grosso 6: sul pezzo quando c’è da crossare, anche se talora il piede mancino non asseconda le buone intenzioni. Dietro si limita al minimo sindacale.
Estigarribia 6,5: punta l’uomo e scodella qualche pallone interessante, oltre a offrirsi per le sponde da attaccante aggiunto. S’incarta sul possibile 3-0.
Carmona 6,5: frangiflutti ordinato, si abbassa a fare il libero davanti alla difesa e prova talvolta a sorprendere il nemico con estemporanee sortire da tiratore.
Cigarini 6: a volte concede qualcosina in mezzo, vedi ripartenza di Emeghara al 38′, e ammolla qualche passaggino prevedibile. Sempre regolare come un metronomo, ma di tanto in tanto con tutti quei giri di contachilometri servirebbe un tagliando (20′ st Baselli 6: gestisce le operazioni senza squilli).
Bonaventura 7: duella con Mbaye non disdegnando compiti da terzino, mentre in avanti deve accentrarsi per infilare il corridoio giusto. Da Mondiale la veronica su Benassi nel primo tempo; nel secondo rischia la rissa con Biagianti su un contatto sospetto e dà il là all’azione del raddoppio.
De Luca 7,5: terzo miracolato del turnover serale, resta in agguato ronzando davanti all’area piccola e alla seconda palla utile la puntura (quinta in stagione, seconda in campionato dopo quella di Marassi col Genoa) è da Zanzara tigre in anticipo sulla bella stagione. Riesce a mettere lo zampino anche nel 2-0, confermando la buona intesa con il leader delle bocche da fuoco nerazzurre (29′ st Livaja 6: al rientro ufficiale dall’ennesimo castigo dopo due match da spettatore, sbuca senza successo su un piazzato di Baselli e tiene alta la squadra, vedendosi respingere una punizione-bomba allo scadere).
Denis 7: scalda i guantoni a Bardi sbucando di testa in mischia, poi partecipa alla carambola del vantaggio e finalizza con la stoccata dell’undicesimo sigillo l’azione sartoriale che chiude la pratica.
All. Colantuono 7: il mini turnover (tre cambi, come promesso alla vigilia) funziona a dovere, lui dalla panca deve perfino sgolarsi meno del solito. E il record del quinto bottino pieno consecutivo è la logica conseguenza del feeling con lo spogliatoio, perché chi è chiamato a togliersi gli strati di muffa viaggia quasi il doppio del resto della truppa.
Livorno: Bardi 6; Ceccherini 5,5, Valentini 6, Castellini 5,5; Mbaye 6, Benassi 6,5, Biagianti 6 (40′ st Siligardi sv), Greco 6, Gemiti 6 (18′ st Belfodil 5); Emeghara 5,5 (32′ st Duncan sv), Paulinho 6. All.: Di Carlo 6.
Simone Fornoni