È un film dell’orrore di bassa categoria quello andato in scena quest’oggi al Gewiss Stadium. L’Atalanta pecca di presunzione e pensa bene di poter gestire la gara nel primo tempo, senza però riuscire mai ad impensierire Cragno seriamente. Il Cagliari ringrazia e ricorda che in Serie A nessuna partita è facile. Uno-due veloce nella ripresa con Pereiro che trascina i sardi. Musso finisce sotto la doccia anzitempo a causa di un’uscita in extremis per tentare di salvare sul pasticcio di Djimsiti e così la frittata è servita. Vediamo le statistiche del match per capire come sia stata possibile questa débâcle.

Atalanta:

Possesso palla: 60,4%
Tiri in porta: 3
Tiri respinti: 4
Fuorigioco: 1
Corner: 3
Cross: 19
Dribbling: 13
Falli subiti: 13
Ammonizioni: 1

Cagliari:

Possesso palla: 39,6%
Tiri in porta: 4
Tiri respinti: 1
Fuorigioco: 3
Corner: 1
Cross: 9
Dribbling: 14
Falli subiti: 14
Ammonizioni: 5

La Dea gestisce il possesso palla come abbiamo sottolineato prima, ma è il Cagliari a rendersi maggiormente incisivo davanti con 4 tiri e 1 conclusione respinta. I bergamaschi stentano invece a concludere, nonostante un peso offensivo tra i più importanti di tutto il campionato. Muriel non è nel migliore stato di forma. Zapata non ha ancora recuperato al 100% dall’infortunio e fa solamente un’apparizione sporadica. Mihaila e Boga appena arrivati non riescono a ribaltare una gara già compromessa. La squadra di Gasperini utilizza bene le corsie laterali, ma gli uomini di Mazzarri difendono in maniera compatta e così i ben 19 cross dei nerazzurri sono neutralizzati efficacemente. La partita è stata alquanto frizzante nel secondo tempo, tanto che i dribbling effettuati dalle due formazioni sono 27 complessivi. Il Cagliari nel finale gioca con il tempo e ingrassa il conto delle sanzioni disciplinari comminate dall’arbitro Prontera. L’Atalanta deve rivedere tanto dopo questo match in vista di due partite fondamentali contro la Fiorentina in Coppa Italia e soprattutto contro la Juventus.

Mattia Maraglio