“Siamo soddisfatti di quanto fatto finora, stiamo portando avanti un progetto ad ampio raggio, di crescita dei nostri giovani, ma senza trascurare i risultati”.
Coach Devis Cagnardi traccia un bilancio positivo dei primi quattro mesi di lavoro della WithU Bergamo, sesta in classifica con 14 punti dopo 13 giornate nel campionato di B, con una partita in meno delle avversarie dopo lo slittamento per covid della gara di Cremona e un bilancio di 7 vinte e 5 perse.
“Il nostro bilancio è positivo. Ricordo che stiamo giocando con una panchina composta da ragazzi 18enni che non hanno ancora chiuso il loro percorso giovanile, è ovvio che tra un 2000 con un primo bagaglio di esperienza e un 2003 o 2004 che va a scuola, che gioca nelle giovanili, è diverso: in base a queste caratteristiche dei nostri ragazzi abbiamo scelto dei giocatori ‘solidi’. Così è nata la nostra idea di squadra e siamo anche stati fortunati perché abbiamo trovato giocatori bravi e che oltre tutto si prestano a fare crescere i nostri giovani”.
Questa WithU Bergamo, lo ricordiamo, nasce dalla collaborazione con la Blu Orobica e il suo settore giovanile.
“Questa collaborazione è il perno della nostra stagione: si sta rilevando proficua da entrambe le parti e sta dando uno sbocco diverso al basket cittadino. Siamo contenti dei progressi dei nostri giovani.”
E la prima squadra è in linea con le aspettative da playoff.
“Siamo contenti di quanto fatto finora come crescita del gruppo e poi ovviamente ci sono i risultati, che sono altrettanto importanti, e a parte un paio di passi falsi siamo soddisfatti, abbiamo vinto alcune partite che non era affatto scontato vincere, siamo gli unici ad aver battuto la prima in classifica, abbiamo dimostrato di avere del potenziale e anche dei limiti su cui lavoreremo per provare a superarli”.
Adesso due settimane di riposo.
“Dopo questo periodo di sosta avremo una ripartenza difficile con tre partite in una settimana, cercheremo di usare queste festività per lavorare bene, recuperare qualche acciacco e farci trovare pronti”.
Fabrizio Carcano