Atalanta – Roma 1-4 (1-2)ATALANTA (3-4-3):

Musso, Toloi (cap.), Palomino, Djimsiti (34′ pt Muriel); Hateboer (33′ st Zappacosta), De Roon, Freuler, Pezzella (33′ st Maehle); Ilicic (1′ st Malinovskyi), Zapata, Pasalic (19′ st Miranchuk). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 28 Demiral, 66 Lovato, 7 Koopmeiners, 32 Pessina, 99 Piccoli. All.: Gian Piero Gasperini.
ROMA (3-5-2): Rui Patricio 7; G. Mancini (cap.) 6,5, Smalling 7, Ibanez 6,5; Karsdorp 6, Veretout 7 (46′ st Kumbulla sv), Cristante 6, Mkhitaryan 6 (44′ st Calafiori sv), Vina 6; Zaniolo 7,5 (25′ st Shomurodov 6), Abraham 7 (46′ st Bove sv). A disp.: 63 Boer, 87 Fuzato, 8 Villar, 42 Diawara, 55 Darboe, 59 Zalewski, 11 Carles Perez, 21 Mayoral. All.: José Mourinho 7.
Arbitro: Irrati di Pistoia 5 (Alassio di Imperia, Zingarelli di Siena; IV Colombo di Como. V.A.R. Nasca di Bari, A.V.A.R. Tolfo di Pordenone).
RETI: 1′ pt Abraham (R), 27′ pt Zaniolo (R), 46′ pt aut. Cristante (A), 27′ st Smalling (R), 37′ st Abraham (R).
Note: pomeriggio sereno, terreno in discrete condizioni. Spettatori paganti 14.469 per un incasso di 349.242,86 euro. Ammoniti De Roon, Zaniolo, Ibanez e Mancini per gioco scorretto. Tiri totali 13-7, nello specchio 8-5, respinti/deviati 1-1, parati 7-1. Var: 3. Corner 10-, recupero 3′ e 3′ .

Bergamo – La striscia di sei bottini pieni di fila dell’Atalanta evapora come neve al sole d’agosto in un pomeriggio tardo-autunnale simil-Villarreal, insieme agli effimeri sogni da anti Inter. Il doppiettista Abraham e un eccellente Zaniolo aprono l’Atalanta in due, Muriel ci mette lo zampino e la strana coppia Var-Smalling la fa comunque spuntare alla Roma di Mourinho, ordinata e sparagnina quanto basta per portarsi a Trigoria un successo meritato.
Rocambolesco quanto contestatissimo il vantaggio altrui, con l’inglese ex Chelsea a sfuggire a Toloi in combinazione con Zaniolo e bravo a eludere il recupero in scivolata di Hateboer con un beffardo pallonetto, ma anche dopo una sbracciata a Djimsiti all’ingresso in area. Nemmeno un check, assurdo. Al 9′ Veretout alza la punizione dalla lunetta conquistata dal fantasista ex giovanili Inter e i nerazzurri rimangono a lungo avviluppati nel sapiente giropalla avversario, sbattendoci addosso , vedi Pasalic sull’ex Mancini al 13′ in asse con Freuler. Al ventesimo ci prova Djimsiti quasi dal limite, appoggiato dal suo centravanti che poi impegna relativamente da fuori Rui Patricio. Prima bravissimo ad alzare in angolo la botta del nazionale albanese, inducendolo al tuffetto a difesa del legno di competenza. Nullo il responso dal VAR anche sulla svettata dell’italobrasiliano sul terzo corner di Ilicic da sinistra con carambola a due sospetta tra Karsdorp e il firmatario del vantaggio (23′). Al secondo tiro in porta, la doccia gelata del raddoppio, col numero 22 della Capitale a iniziare l’azione e a finalizzare l’assist di Veretout chiudendo bene il sinistro a fil di primo palo. La reazione di pura rabbia produce un controbalzo ravvicinato di Toloi, tra i volti noti del confronto dalla parte avversa, rintuzzato dal portiere portoghese dopo il cucchiaietto morbido dello sloveno a tiro della mezzora.
A 14′ dall’intervallo ecco la rivoluzione tattica di Gasperini che inserisce il futuro dimezzatore dello score, agevolato dal santino di San Giuseppe che gliela porge e da quello del jolly friulano che spiazza di fianco il compagno coi guanti, al posto del difensore albanese. Risalita un po’ la china, tanto per sperare, la ripresa comincia sparatissima: al 5′ l’uomo nella porta nemica deve esibire il colpo di reni sulla sventola tremenda da fermo di Malinovskyi sul piazzato conquistato da Hateboer. Un tris di lancette e Musso para a terra la loffia mancina da fuori del ragazzone, che poi ci riprova di volée da oltre 20 metri al ventesimo su una ribattuta della difesa. Al 23′ la carambola di Cristante, con Palomino valutato in fuorigioco attivo senza nemmeno sfiorarla (di testa), devia in porta il colpo di testa di Zapata che in realtà salta a braccio largo e alto (infrazione comunque non rilevata da Nasca a video) sul tiro dalla bandiera dell’ucraino: il Var annulla. 4′ e l’inglese al centro della difesa la mette in ghiaccio correggendo sottoporta al volo la punizione di Veretout, quindi il connazionale a 8′ dal 90′ coglie l’angolo a mezz’altezza sfruttando il rimpallo generato proprio dal francese. Ci ritenta due volte Malina, la seconda da calcio franco sempre dalla stessa zolla, ma non è davvero il sabato giusto.
Si.Fo.