Certi amori non finiscono mai. Nemmeno dopo litigi insanabili. E quello tra Alejandro Dario Gomez e l’Atalanta è stato un grande amore, consumatosi in sei anni e mezzo di passione reciproca e grandi vittorie, partendo dalla zona retrocessione per arrivare ai quarti di finale di Champions League. Prima della canonica crisi del settimo anno e della maledetta notte con il Midtjylland.

In questi sette anni penso di aver vissuto qualcosa di unico e indescrivibile, l’apporto e il calore del pubblico atalantino è stato speciale e nessuno mai ha dato me tale considerazione, stima e affetto. Ho dato l’anima per l’Atalanta, con con questa maglia ho vinto tante battaglie e ci ho lasciato la vita”, ha ricordato l’ex numero 10 nerazzurro in un’intervista rilasciata a Dazn.

Parlando del suo trascorso nerazzurro con un affetto e una gratitudine che non aveva mai mostrato da gennaio, dopo mesi di frecciate e polemiche da Siviglia.

Un’inversione di rotta inattesa. Un cambio di rotta mediatico che può far ipotizzare un’apertura di un dialogo sotterraneo con la società? Gomez avrebbe mantenuto un buon rapporto con i Percassi, il suo agente continua a lavorare con altri calciatori atalantini e il giocatore ha ancora casa a Bergamo e diverse attività commerciali con la moglie Linda in città. Un pezzo della vita del Papu è rimasto sotto le mura, dove oggi è amato e odiato, spaccando in due la tifoseria: che queste sue parole di affetto comincino a spostare la bilancia verso chi lo ama? E verso un suo ritorno una volta appesi gli scarpini al chiodo?’, ipotizza il quotidiano lombardo Il Giorno in uno dei suoi approfondimenti sulla Dea.

Specificando che Gomez potrebbe tornare solo dopo aver terminato la sua attività di calciatore, tra qualche anno.
E se un giorno non lontano il Papu Gomez tornasse a Bergamo a lavorare nuovamente per i colori nerazzurri? Difficile, quasi impossibile, da giocatore, considerato che a gennaio spegnerà 34 candeline sulla torta e finché ci sarà Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta per lui non ci saranno possibilità. Ma un futuro con un ruolo societario, da tecnico nelle giovanili o osservatore, non è da escludere. E il primo a saperlo è proprio lui’, aggiunge il Giorno.

Il tempo darà la sue risposte. Ma intanto è un fatto che per la prima volta dal suo tormentato divorzio il Papu sia tornato a parlare ‘da atalantino’ e non da ex con il dente avvelenato…

 

Fabrizio Carcano