L’annunciato no da dicembre di DAZN alla “doppia utenza”, ovvero all’utilizzo in contemporanea dello stesso account da due dispositivi in due posti diversi e con una connessione diversa, finora concesso sulla base di un’interpretazione “allargata” dai termini del contratto di servizio, oltre ai fruitori-paganti con i ricorsi del Codacons e di altre sigle sta mettendo in allarme anche il governo. In pratica, dal mese prossimo, sarebbe possibile usare lo stesso account-abbonato soltanto da un solo indirizzo IP. L’abbonamento condiviso sulla carta è già vietato, ma adesso il privato sarà costretto a scegliere, per fare un esempio, se vedersi le partite da casa o dall’ufficio.
Il prossimo 16 novembre alle tre del pomeriggio, infatti, è prevista la convocazione al MISE, il ministero dello sviluppo economico, da parte del titolare del dicastero, Giancarlo Giorgetti (Lega). Una decisione “a tutela dei consumatori”, secondo quanto si apprende da una nota, che coinvolge nel summit anche la sottosegretaria Anna Ascani (Partito Democratico) che ha la delega sulla materia. I rappresentanti del colosso del calcio in streaming, licenziatario dei diritti tv della serie A, saranno chiamati a rispondere delle proprie intenzioni.