L’Atalanta stecca nel posticipo casalingo di Serie A e cade contro il Milan a causa di errori disastrosi. Clamoroso come gli uomini di Gasperini abbiano servito su un piatto d’argento i primi due gol ai rossoneri. Cerchiamo di analizzare però le statistiche del match per capire nel dettaglio cosa non sia funzionato al meglio questa sera.

Atalanta:

Possesso palla: 56,1%
Tiri in porta: 6
Tiri respinti: 8
Fuorigioco: 2
Corner: 9
Cross: 20
Dribbling: 18
Falli subiti: 13
Ammonizioni: 1

Milan:

Possesso palla: 43,9%
Tiri in porta: 7
Tiri respinti: 4
Fuorigioco: 0
Corner: 5
Cross: 11
Dribbling: 27
Falli subiti: 15
Ammonizioni: 4

L’Atalanta, come ci dicono i dati a fine partita, ha giocato il suo calcio. Dove è stata dunque la chiave del match? Sicuramente negli errori individuali. La rete di Calabria dopo pochi secondi ha indirizzato la gara senza alcun dubbio e il pasticcio di Freuler poco prima della fine del primo tempo ha fatto il resto. La Dea si è svegliata tardi e non è riuscita in un’impresa che sarebbe stata straordinaria. I nerazzurri vincono il dato sul possesso palla con il 56,1% contro il 43,9% del Milan si fanno valere anche in tutte le altre statistiche. Bene i cross arrivati dalle fasce con un totale di 20 traversoni e bene in fase di dribbling con 18 duelli vinti. La partita è stata aperta e combattuta da una parte e dall’altra fin dal primo minuto di gioco. Lo dimostrano i tiri effettuati dalle due squadre. L’Atalanta chiude infatti con 6 tiri in porta e ben 8 tiri respinti. Il Milan si è fatto però valere con 7 tiri nello specchio della porta di Juan Musso e 4 tiri respinti. Sotto il punto di vista comportamentale gli animi caldi dei giocatori sono stati ben sedati dalle ammonizioni dispensate dall’arbitro Di Bello. 4 i cartellini estratti nei confronti dei rossoneri e solo 1 per i giocatori atalantini. Forse con qualche attenzione individuale in più questi dati avrebbero permesso alla Dea di uscire dal Gewiss Stadium con un risultato diverso.

Mattia Maraglio