I pronostici, che peraltro a questo giro non premiavano certo i nerazzurri, quinti in regular season, avrebbero indicato una finalissima Primavera contro l’Inter del partente Armando Madonna, nella rivincita dell’atto conclusivo di Parma di due anni fa che aveva visto prevalere l’Atalanta di Massimo Brambilla grazie all’acuto di Ebrima Colley nel finale su assist di Dejan Kulusevski. Bei tempi e future plusvalenze in erba. Stavolta, di fronte ai bicampioni d’Italia uscenti, nel 2020 a tavolino senza disputa della fase finale, c’è l’outsider Empoli di Antonio Buscè (espulso nel finale), capace di avere ragione della Beneamata, ridotta alla fine in nove (rosso a Sottini al 103′ e a Sangalli al 119′), al 120′, ovvero verso il gong del secondo tempo supplementare (3-2; 14′ Lipari – E -, 35′ Zanotti – I -, 38′ Vezzoni – I -, 80′ Asllani – E -, 121′ Manfredi – E -).
Un 3-2 che ha dell’incredibile contro la runner up in campionato della Sampdoria, a sua volta sconfitta sabato 2-1 dai baby bergamaschi (Ghislandi, Scalvini e Yepes Laut), soprattutto se si pensa che i toscani si sono qualificati come sesti, ultimo posto utile per il quarto di finale dei playoff, alla quindicesima e ultima giornata del girone di ritorno. Mercoledì 30 giugno, alle 18.30, allo stadio “Enzo Ricci” di Sassuolo (diretta tv Sportitalia), saranno dunque di fronte due squadre che non erano certamente favorite. La Baby Dea insegue, insieme al quinto scudetto di categoria della propria storia, apripista il ’93 di Cesare Prandelli e seguito il ’98 di Giovanni Vavassori, il terzo consecutivo, impresa mai centrata in precedenza: il massimo, finora, è stata l’accoppiata, riuscita prima a Torino, Roma, Perugia, Lecce e Inter.
Non sarà un ostacolo di secondo piano, tutt’altro. Anche perché nelle sfide in campionato il fattore campo è sempre caduto. Si preannuncia il terzo atto da suspense al cospetto degli azzurri, capaci di sbancare il Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia per 4-2 in rimonta il 4 ottobre 2020 (6′ Kobacki, 19′ Cortinovis, 43′ Lombardi, 64′ Baldanzi, 94′ e 97′ Asllanj; espulsi per somma di ammonizioni gli atalantini Berto al 77′ e Scalvini al 93′). Ma il 2-1 (37′ Rosa, 63′ Sidibe, 90′ Ekong) a campi invertiti del 12 maggio autorizza qualche cauto ottimismo. L’Empoli ha in bacheca un solo titolo, risalente alla stagione 1998-1999.