Milano
– Nuova bufera in vista sul mondo del calcio: uomini della Guardia di Finanza si trovano nelle sedi di 41 squadre di serie A, B e Lega Pro per acquisire documentazione relativa ai contratti tra i club, calciatori e procuratori. L’indagine è condotta dalla Procura di Napoli.
Sono oltre 50 gli accordi tra società di calcio, procuratori e giocatori su cui sta indagando la Guardia di Finanza. Tra i nomi più famosi troviamo quelli di Lavezzi, di Nocerino, Immobile e Sculli. Ma anche altri accordi verranno esaminati, e sono quelli relativi a Mutu, Datolo, Pellicori, Tacchinardi, Perea, Molinaro, Stellini, Franceschini, Curiale, Danti, Innocenti, Calaiò, Bogdani, Liverani, Fernandez, Sforzini, Cozza, De Rose, Tavano, Chavez, Paletta, D’Agostino, Scarlato, Statella, Davì, Acosta, Fideleff, Paniagua, Cassetti, Jankulovski, Stankevicius, Oddo, Paro, Graffiedi, Pabon, Arcari, Arce, Legrottaglie, Mora, Amodio, Fontanello, Foggia, Bryan, Battaglia, Botta, Aronica, Guzman e Campagnaro.
Tra gli atalantini, nel mirino i contratti di German Denis, Guglielmo Stendardo e Matteo Contini.
I contratti acquisiti si riferiscono in particolare a rapporti, come specifica una nota della Procura di Napoli, fra club e calciatori rappresentati dai procuratori sportivi Alejandro Mazzoni, Alessandro Moggi, Hidalgo, Battistini, Rodriguez, Guastadisegno, Rodella, Gallo, Calleri, Vilarino, Calaiò e Leonardi.
I reati ipotizzati dai pm, a vario titolo, sono associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio.
Controlli praticamente per tutta la serie A: le uniche società della massima serie non toccate sono Cagliari, Bologna, Verona e Sassuolo. Finanzieri in sede anche a Zingonia dunque. Controlli anche per l’AlbinoLeffe.
Le indagini – scrivono i pm di Napoli – hanno evidenziato “reiterate condotte finalizzate all’evasione dell’imposta sui redditi e, più in generale, condotte elusive delle regole di imposizione tributaria” in relazione all’attività dei procuratori in favore dei calciatori.