Lazio – Atalanta 1-3 (1-1)LAZIO (4-3-3):
Furlanetto 6,5; Floriani Mussolini 6,5, Franco 6, Armini 5,5, Novella 6,5 (37′ st Pica sv); A. Marino (cap.) 6 (37′ st Nasri sv), Bertini 6,5, Czyz 6 (18′ st Ferrante 6); Castigliani 6, Tare 5,5 (13′ st Cerbara 5,5), Moro 7. A disp.: Pereira, Peruzzi (p), Cesaroni,, Campagna. All.: Leonardo Menichini 6.
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 5; Scanagatta 6, Berto 6, Ceresoli 6; Ghislandi 7,5 (46′ st Grassi sv), Gyabuaa 6,5, Sidibe 6,5 (38′ st Giovane sv), Cortinovis (cap.) 7 (46′ st De Nipoti sv), G. Renault 6,5; Rosa 7 (18′ st Oliveri 6), Italeng 5 (1′ st Ghisleni 6,5). A disp.: Sassi, Hecko, Kobacki. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitro: Marini di Trieste 6,5 (Cavallina di Parma, Miniutti di Maniago).
RETI: 5′ pt Rosa (A), 31′ pt Moro (L), 9′ st Ghislandi (A), 30′ st Cortinovis (A).
Note: ammoniti Ceresoli, Floriani Mussolini, Novella e Cortinovis per gioco scorretto, Castigliani per fallo di mano. Cooling break: 24′ st. Tiri totali 13-15, nello specchio 5-8, respinti/deviati 1-0, parati 5-5. Corner 3-4, recupero 1′ e 4′.
Formello (Roma) – Rosa è una spina subito in avvio per la Lazio, ma Dajcar decide di pungersi da solo e per agguantare la Spal (42 punti; ko per 3-1 ad Assemini) al sesto posto serve l’acuto di Ghislandi corroborato dal sigillo di Cortinovis. La Primavera dell’Atalanta continua la rincorsa ai playoff mangiandosi con fatica a pranzo la penultima in classifica al “Mirko Fersini” di Formello, in attesa dello scontro diretto di venerdì 4 giugno a casa d’altri (sconfitta di misura all’andata) e delle tre ulteriori partite di regular season col Genoa (martedì 8, ore 17), dal retrocesso Ascoli (sabato 12, ore 11) e ospitando l’Inter.
Il 9 di Tivoli è lesto nell’insaccare la palla rimessa in mezzo dal fondo da Ghislandi prendendo in controtempo Furlanetto, colpo gobbo della cinquina che non trova il seguito nel 13 sull’asse da sinistra Cortinovis-Gyabuaa perché stavolta il tiro non è mancino e viene sbucciato di collo esterno. C’è pure la fiera dei colpi di testa, quello a lato chiamato a Sidibe (16′) dal primo angolo dell’osiense da destra e la risposta di Tare junior (18′) su corner di Bertini. Se al ventesimo la cavalcata slalomeggiante di Renault è conclusa col tracciante a lato al di qua dei 20 metri, entro il pokerissimo cronometrico nel gioco da quinto a quinto Ceresoli si butta dentro senza trovare la mira. L’inerzia sembra favorevole, nonostante il trappolone autoprodotto in agguato. Al 29′ punizione appena oltre il montrante del capitano nerazzurro guadagnata da Italeng, in coppia col romano davanti nel 3-5-2 brambilliano, tutte chance che chiamano il contrappasso ovvio dell’impattata di Moro, dribblando anche Dajcar, senza misura nella costruzione del basso che intendeva raggiungere Berto, per l’1-1 di sinistro relativamente comodo.
A un ottovolante dalla pausa Bertini trova il lancetto per il nuovo tentativo del pareggiatore, sempre col sinistro, bloccato in tuffo dal portiere sloveno. Una corsetta più tardi ci sarebbe il regalo di ritorno di Armini, tramite retropassaggio da fucilazione, per un Italeng incapace di scartarlo a dovere, tanto che il pur spiazzato portiere di casa ci arriva comunque coi piedi; a tiro dell’intervallo, ecco il nuovo lampo del battistrada dal limite deviato da Franco per il balzo dell’ultimo baluardo a salvare in fallo di fondo.
Nella ripresa, al 4′, immediatamente una svettata di Floriani Mussolini dal primo tiro dalla bandierina della serie con tuffetto per pararlo, mentre sul ribaltamento tra il francese di Desio, il fantasista di Monterosso e Gyabuaa c’è ancora lo zampino del pronipote d’arte non considerato appoggio all’indietro. Al nono, nondimeno, il pendolino riaggiusta il punteggio in tap-in sporco di controbalzo sul rigore in movimento negato da Furlanetto all’ex Parma, a rimorchio proprio dell’autore del sorpasso-bis in combutta con l’apripista e Ghisleni. Il reparto di mezzo altrui funziona benino liberando il play basso al destro radente fuori di un amen al 12′ e quindi Marino (16′) su scarico del firmatario del temporaneo pari, con telefonata appena potente per lo sloveno tra i legni. Di qua il collega sventa a braccia distese il destro liftato a giro del futuro imbustatore della pratica (17′) dal limite, di là Castigliani prova la furbata correggendo di pugno la traiettoria di Novella (19′). L’uomo tra i pali nemici è reattivo anche sul calcio franco dal lato corto di destra del mancinissimo Ghisleni (22′), ma non può fare miracoli sulla botta del numero 10 bergamasco, servito dal migliore in campo, baciata dalla faccia inferiore della traversa e rimbalzata oltre la riga. Oliveri s’insinua in taglio alzando la parabola (33′): il poker sporco, viste le distrazioni, sarebbe troppo, vedi anche la possibile riapertura dell’unico goleador laziale di giornata che spara il destro oltre l’incrocio e il sinistrino innocuo di Ferrante sullo scarico del precedente.
Simone Fornoni