Che Sam Lammers e forse Josip Ilicic a Zingonia abbiano i giorni contati sembrerebbero testimoniarlo, oltre all’utilizzo al lumicino, anche la rincorsa perenne di rumors sulla prossima campagna di rafforzamento. La prima delle voci che riguardano l’Atalanta a riecheggiare nei corridoi del calciomercato estivo ha le fattezze mediorentali di Sardar Azmoun. Che gioca nella fredda Russia, da partner d’attacco del nazionale Artem Dzyuba nello Zenit San Pietroburgo, ma viene dall’Iran, di padre di etnia turkmena del Golestan (zona di confine) con un passato nella pallavolo. 26 anni compiuti proprio all’inizio del 2021, è un attaccante puro di discreta stazza (1,86) cui piace svariare magari convergendo da sinistra per tirare col preferito destro. Dalle buone cifre, anzi ottime: 94 porte nemiche bucate in 236 allacciate di scarpe nei club, tra cui il Rubin Kazan, dopo averlo strappato diciassettenne al Sepahan in patria, e il Rostov in prestito; 34 in 52 match, invece, con la rappresentativa di bandiera.
Resta vivo, altresì, l’interesse non certo recente sullo svedese-montenegrino Sead Haksabanovic, del Norrköping, esterno offensivo, ala o centrocampista comunque laterale che predilige la sinistra (destripede pure lui), è cresciuto nell’Halmstad ed è passato anche per il West Ham e il Malaga con 2 presenze ciascuna al piano di sopra. 22 candeline spente il 4 maggio, è un altro elemento seguito da varie altre squadre (Fiorentina e Torino, in Italia) grazie a numeri niente male: 34 gol e 33 assist in 147 partite da professionista, 1 pallone nel sacco nella decina secca di apparizioni nel Montenegro. Azmoun, che ha giocato anche con l’ex atalantino Emiliano Rigoni, interesserebbe anche alla Roma dei Friedkin. Costo? Fino a una dozzina a cranio al massimo. Affari da Giovanni Sartori e Luca Percassi.