Con un comunicato pubblicato nella serata di martedì, l’Atletico Castegnato ha ufficializzato la nuova guida tecnica: Stefano Tignonsini, una volta centrale difensivo dagli illustri trascorsi, presso Serie D ed Eccellenza, e oggi alle prese con la prima storica volta da allenatore. Ma non finiscono qui gli spunti di interesse che vanno a riguardare una delle piazze più ambiziose e allo stesso tempo chiacchierate. Un Atletico in piena età Imperiale – dal nome di un presidente che, non appena sono divampati dubbi e scetticismi, non si è fatto scrupoli nell’offrire il benservito all’ormai ex tecnico, Stefano Preti – infoltisce ulteriormente la colonia di bergamaschi, dato che Tignonsini, classe ’81, si associa all’epopea vissuta con la casacca della Grumellese, della quale ha rappresentato l’inossidabile pilastro della retroguardia. Più recentemente, pure una parentesi nel Valcalepio culminata in una retrocessione, che invero non macchia particolarmente una carriera snodatasi presso alcune realtà-principe, come Lecco, Darfo, Renate e Pro Sesto. Quanto alla rosa che comprende, per l’appunto, numerosi volti cari al calcio bergamasco, dal centravanti ex Ponte e Trevigliese, Valente, ai difensori Capelli, Cavagnis e Vigani, fino all’ex portiere del Villongo, Bossini, spicca la collaudata convergenza tra il nuovo tecnico e bomber Carmine Marrazzo, l’elemento più rappresentativo, oltre che il più indicato per raccontare l’ambizione dei viola. I due militarono insieme nell’allora Lupa Piacenza, intenta a riportare in auge il blasonato sodalizio biancorosso, oggi impegnato in Lega Pro. Nella stagione 2012-2013, con Marrazzo in avanti e Tignonsini nel cuore della difesa, al fianco di un altro elemento oggi in forza all’Atletico, vale a dire Diego Tognassi, la Lupa fece un sol boccone dell’Eccellenza, dando il la a una scalata che si associa, senza timor di smentita, alle reti e alla classe di “Carminator”. Un rapporto consolidatosi nel segno del carisma e del tanto mestiere, a disposizione di entrambi, ha poi trovato un approdo forse più curioso, ma comunque ragguardevole, in altra sede: i due si sono ritrovati a vestire la maglia della Nazionale Padana, inserita nel circuito di eventi dedicati dalla Conifa alle nazioni e alle minoranze etniche prive di un riconoscimento internazionale. Celeberrima, in questo senso, l’attività in sede di direzione sportiva di Olisse Viscardi, già con Tignonsini a Grumello e oggi dirigente a Sarnico. Lo stesso Tignonsini ha indossato la fascia di capitano di quella selezione, risaltando, in compagnia di Andrea Rota, quale pedina di riferimento, votata alla leadership. Proprio questa vocazione e queste doti temperamentali hanno convinto il presidente Imperiale a muovere un passo tanto rischioso quanto coraggioso. Chiamato a tenere testa alle corazzate Lumezzane, Leon e Ciliverghe, l’Atletico prova a giocarsi il tutto per tutto, con un tecnico carismatico, ma pur sempre alle prime armi.
Nik

(Foto Bonacina)