Bogliasco, Centro Sportivo “Gloriano Mugnaini” – campo Tre Campanili, 4a giornata Primavera 1
Sampdoria – Atalanta 3-4 (1-1)

SAMPDORIA (3-4-1-2): Ceppi 5,5; Gioannini 5,5, Malanca 5, Zeqiraj 5,5; Boiro Balde 5,5, Valisena 6 (45′ st Giolfo sv), Vitale 7 (31′ st Patrignani 6), Sa Gomes 6,5 (37′ st Bacic 6); Leonardi (cap.) 7,5; Forte 6 (37′ st Sava sv), Ntanda 7. A disp.: Tomasella, Quochi, Genovese, Ofoma, Casalino, Papasergio, Diagne. All.: Alessandro Lupi 6,5.
ATALANTA (3-4-1-2): Torriani 6,5; Tavanti 6, Bilac 6 (1′ st Ghezzi 5,5), Armstrong 6,5; Gobbo 7, Steffanoni 6,5, Mencaraglia 6,5 (29′ st Mensah 6), Bonsignori Goggi 7; Riccio (cap.) 6; Baldo 8, Fiogbe 7,5 (37′ st Artesani sv). A disp.: Sala, Bugli; Simonetto, Martinelli, Isoa, Mungari, Camara. All.: Giovanni Bosi 7.
Arbitro: Di Mario di Ciampino 6,5 (Meraviglia di Pistoia, Pignatelli di Viareggio).
RETI: 2′ pt rig. e 27′ st Baldo (A), 23′ pt Ntanda (S), 3′ st Fiogbe (A), 15′ e 45′ st Leonardi (S), 35′ st Armstrong (A).
Note: mattinata soleggiata, spettatori 100. Ammoniti Leonardi, Steffanoni e Zeqiraj per gioco scorretto. Tiri totali 17-14, nello specchio 8-8, parati 5-3, respinti/deviati 2-1. Corner 10-3, recupero 0′ e 5′.

Bogliasco (Genova)4-3 e primo successo dopo tre tentativi da 0, 1 e 1 punti. Che faticaccia, ma finché si segna di più… Il vantaggio della Primavera dell’Atalanta, nella tana della Sampdoria, è di rigore e la notizia è che Lorenzo Riccio, a segno 3 volte nelle prime 3 giornate, non la mette lui. Si presenta Nicolò Baldo, che imbraccerà la doppietta in spaccata sotto la traversa per iniziare a prendere il largo nel finale sul tracciante del doppio cognome della corsia sinistra, benché il merito sia tutto di Fiogbe, innescato dalla catena mancina e poi da Gobbo nel mezzo corridoio per il secondo sorpasso col tocco sotto indisturbato. Ntanda pareggia in capo a una ventina cronometrica abbondante in combinazione con Leonardi, che gliela ridà in scavetto prima di cimentarsi per il 2-2 in controllo e chilena, oltre a incornare il 3-4 della vana speranza alle soglie del recupero su palla dal fondo del firmatario dell’1-1. La punta che vede doppio precede il poker sporco di Armstrong, spondato involontariamente dal muretto a secco di Zeqiraj sulla combinazione comunque imperfetta con l’attaccante a secco a cominciare le danze e la coppia Baldo-Riccio a intromettersi in un flipper ben riuscito.

Pronti via, Malanca arriva lungo in scivolata e la becca di mano, mentre il braccetto sinistro di casa sgambetta chi s’incarica di provare il primo allungo. Prima Balde su rimpallo da corner, e sono tre per i locali nella prima dozzina cronometrica, e quindi Zeqiraj (10′) ci provano prendendo l’ascensore, quest’ultimo raggiunto dalla punizione di Forte dalla trequarti defilata. Al 17′, in triangolo col futuro pareggiatore a quota uno, Leonardi allarga il destro incrociato maluccio, risposta di Fiogbe che converge seccando Gioannini ma perdendo la misura della conclusione sbilanciandosi all’indietro con la schiena. L’incrocio è più sotto, l’angolino è puntato in lungolinea da Bonsignori Goggi ma difeso da Ceppi a guantoni abbassati. Chance per il raddoppio non sfruttata, castigo subito comminato dal belga-congolese (Repubblica Democratica). La manovra resta discontinua e l’esordiente Max Alexander Bilac, sponsorizzato dal professore Ilicic, a volte esce troppo impetuosamente dall’area provocando il piazzato alto di poco a giro di Leonardi a due tocchetti dalla mezzora. Una manita di squilli più tardi, il controllo sbagliato del capitano trovato in corridoio dall’apripista del punteggio, altro paio di giri d’orologio ed è ancora il laterale sinistro dal cognome doppio a impegnare l’estremo di casa, stavolta staccando sul cross a rientrare nuovamente della punta italiana della Baby Dea. Ma l’erroraccio vero è del ragazzo di casa con le insegne del comando, sbucato di fronte senza inquadrare lo specchio sul crossetto di Vitale, che nell’occasione aggira l’uscita avventata di Torriani.

Se in attesa della pausa ci prova il pareggiatore sul fronte interno, in scia al guizzo del compagno di reparto (44′), alla ripresa delle ostilità come prova generale la coppia Fiogbe-Riccio (2′) prova a sfondare inciampando però sull’estirada imperfetta del lider maximo nerazzurro. Candas il beninese ci mette l’autografo dividendosi il premio col suo pendolino a destra, entrato in campo quanto basta per dettargli la fuga. Il trequartista si procura dal limite, spalle all’area, la mattonella da fermo (scorrettezza di Boiro Balde) che non trasforma nella casamatta del tris alla Platini soltanto perché l’attrezzo si allarga dopo aver girato con effetto impressionante da una direzione all’altra. Boiro non azzecca il tredici limitandosi da fuori a saggiare la sbracciata del portiere di Pumenengo a pugni serrati, ma manca un amen al secondo riacciuffo blucerchiato su traversone mancino di Sa Gomes all’ora di gioco esatta.

Verso metà ripresa, il botta e risposta fra Tavanti, che svetta altissimo accompagnato dalla pennellata dalla bandierina di Mencaraglia dalla destra, e Forte, il cui sinistro su rilancio lungo viene neutralizzato dall’ultimo baluardo bergamasco. Al settantesimo rispunta Baldo col sinistro a rimorchio del partner di linea, telefonato perché infastidito dal rientro di Valisena in copertura. In agguato, però, il primo dei due doppiettisti della domenica. Scollinata la mezzora, l’asse Valisena-Forti sfocia nel sinistro in caduta alle stelle. Il crossatore del temporaneo 2-2 trova pronto Torriani alla difesa del legno di competenza; Ntanda (34′) risbuca di testa in un ping pong irrisolto prima del 4-2 rocambolesco con inserimento del terzo di sinistra atalantino. Torriani blocca a terra il mancino aperto da Bacic a Leonardi (38′). A due dal novantesimo, Riccio stringe troppo col mancino solo davanti all’ultimo ostacolo su filtrante di Steffanoni. Prova la rimonta Leonardi con l’altra doppia di turno su pallone dal fondo; l’ultimo schema di Sava viene allontanato di pugno in mischia. Ora si inizia a fare sul serio: giovedì arriva l’Arsenal a Caravaggio per la Youth League, tra due lunedì si fa visita all’Udinese e il sabato successivo si riceve il Torino ad Alzano. Il 2 ottobre, infine, si va dallo Shakhtar.