Non sarà più bergamasca al cento per cento, dopo l’ingresso degli americani di Pagliuca nel febbraio di due anni fa, ma è pur sempre una cosa nostra. Dalle sette di stasera, nel piazzale del Baretto di viale Giulio Cesare, la Curva Nord spegne le 117 candeline dell’Atalanta, fondata secondo la convenzione comune – in realtà è il giorno della notizia giornalistica – il 17 ottobre 1907 da Eugenio Urio, Gino e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini e Giovanni Roberti. Il ristorante Coreggi in zona stazione ferroviaria l’inizio di tutto, la Cavallerizza Medolago di viale Vittorio Emanuele II la prima sede, senza che l’attività calcistica si sviluppasse con regolarità prima del 1913, quando la presidenza, passata nel frattempo dal nobile Vittorio Adelasio al merciaio Piero Carminati, trovò il campo di gioco del Maglio del Lotto, a ridosso del cavalcavia ferroviario.
Lo Stadion alla Clementina, tra il manicomio di Borgo Palazzo e Daste, fu il primo impianto “moderno”, la fusione con la Bergamasca il 31 marzo 1920 l’origine della ragione sociale tuttora fiorente e anche dei colori sociali nerazzurri: la Società Bergamasca di Ginnastica e Sports Atletici Atalanta, Sport Club alla fondazione secondo i giornali, aveva il bianconero sulle maglie. La rinuncia comune al bianco e l’azzurro dell’altra società cittadina, battuta 2-0 nello spareggio di Brescia il 5 ottobre 1919 per l’ammissione alla Prima Divisione, sono all’origine della divisa giunta fino ai giorni nostri. L’attuale Gewiss Stadium, allora “Mario Brumana”, è in piedi dal novembre 1928: 4-1 alla Triestina il primo del mese, anche se l’inaugurazione ufficiale fu l’antivigilia di Natale con la Dominante.
Nella sua storia, quella che è nota come Regina delle Provinciali ha alzato al cielo la Coppa Italia il 2 giugno 1963 a San Siro battendo 3-1 il Torino con tripletta di Angelo Domenghini e l’Europa League il 22 maggio scorso col 3-0 al Bayer Leverkusen a Dublino sempre con un solo marcatore, Ademola Lookman. Stasera al Baretto si festeggia a pane e salame, con adunata dalle 19, vino, birra, cori, sbandierate, striscioni e lotteria di beneficenza. Buon compleanno, Atalanta. La patch celebrativa sarà sulla manica delle maglie sabato 26 ottobre sotto la Maresana contro l’Hellas Verona.